Fa discutere il fatto che parte delle risorse sulla carta destinate ad aiutare i paesi poveri in realtà rimangano sempre più in Italia. Alcuni titoli sottolineano l’aiuto gonfiato, altri parlano degli aspetti più problematici del fondo Africa. Una rassegna dei principali articoli su Cooperazione Italia Continua a leggere
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Cooperazione Italia: un nuovo canale di approfondimento
Pubblicato Il budget oscuro tra cooperazione e migrazione, un’analisi sull’uso dei fondi per l’aiuto pubblico allo sviluppo e l’emergenza migranti. Un esercizio di trasparenza sui dati ufficiali che da oggi avrà aggiornamenti costanti. Approfondimenti, visualizzazioni e newsletter tematiche. Continua a leggere
I fondi per la cooperazione nella legge di bilancio
Sulla carta le risorse per il 2017 aumentano, come da impegni. Ma a ben guardare la parte per l’aiuto allo sviluppo si assottiglia sempre di più, mentre continua a lievitare la quota destinata alla gestione dei migranti in Italia. Ed emerge il tema della poca chiarezza delle voci finanziate. Continua a leggere
La confusione delle spese per i rifugiati
Secondo le regole Ocse possono essere usati fondi della cooperazione pubblica per i primi 12 mesi di gestione dei rifugiati. Ma il conteggio di questo periodo non è univoco e i vari paesi si regolano in modo diverso. In Italia per esempio rientrano sia i richiedenti che i beneficiari dello status. Continua a leggere
L’aiuto pubblico allo sviluppo senza le spese per i rifugiati
Per dimostrare che i fondi per la cooperazione sono gonfiati da risorse che restano nei paesi donatori basta fare il conto senza la voce rifugiati. E guardare l’andamento nel tempo per notare l’esplosione degli ultimi anni delle cifre conteggiate in questo modo, in particolare per l’Italia. Continua a leggere
La gestione dei rifugiati gonfia i fondi per la cooperazione
Le risorse per l’aiuto pubblico allo sviluppo risultano in aumento. Ma a far lievitare questo budget c’è la voce “rifugiati nel paese donatore”: un aspetto di politica interna che viene sempre più “addebitato” all’esterno. In questo modo le risorse destinate ai paesi poveri restano in Italia. Continua a leggere
I soldi da dare per rispettare gli obiettivi ufficiali della cooperazione
Secondo impegni internazionali, il nostro paese entro il 2030 dovrebbe dare lo 0,7% del proprio reddito nazionale lordo per l’aiuto pubblico allo sviluppo. Con una tappa intermedia dello 0,3% entro il 2020. Vediamo, con una stima in cifre, cosa vorrebbe dire rispettare le promesse ufficiali. Continua a leggere
Il mancato rispetto dei programmi di aiuto allo sviluppo
Il confronto tra programmazione e realtà non regge. Ufficialmente, infatti, il nostro paese si impegna a intervenire in settori quali l’agricoltura, l’aiuto umanitario, la salute. Ma i dati mostrano che a queste attività finiscono quasi solo le briciole. Continua a leggere
Cooperazione, solo il 22% delle risorse va ai paesi prioritari
Nel documento ufficiale di programmazione 2015-2017 sono indicate le aree geografiche a cui dare una precedenza di intervento. Tuttavia, se si verifica l’uso effettivo delle risorse pubbliche, emerge uno scostamento tra intenti e realtà. Vediamo i dati in dettaglio. Continua a leggere
La cooperazione dei paesi del g7 e la sfida dell’Italia
L’anno scorso, durante un summit ad Addis Abeda, Renzi ha promesso che entro il 2017 il nostro paese sarebbe diventato il quarto paese donatore del g7. Questo vuol dire scalare due posizioni e superare due grandi nazioni, ma anche aumentare almeno del 20,34% i fondi di aps. Continua a leggere