Regioni: più conta l’incarico, meno sono le donne

Nelle regioni italiane le donne sono il 18% dei consiglieri e il 35% degli assessori. Ma quando si passa agli incarichi apicali la presenza femminile si riduce, spesso drasticamente. Una tendenza riscontrata in tutti i livelli istituzionali, Europa compresa.

La presidenza della giunta è la massima carica dell’ente. E sono solo 2 le presidenti di regione: Debora Serracchiani, in Friuli Venezia Giulia, e Catiuscia Marini, in Umbria. In Italia 18 governatori di regione su 20 sono uomini .

Va un po’ meglio tra i loro vice: le donne sono il 29% dei vicepresidenti delle regioni italiane.

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consigli regionali, le uniche assemblee in Italia ad essere titolari del potere legislativo oltre al parlamento, sono presieduti solo nel 14% dei casi da donne. In questo caso, anche le vicepresidenze sono monopolizzate dagli uomini.

Ancora una volta possiamo rilevare che, in sintesi, maggiore è il prestigio della carica, minore è la probabilità che sia una donna a ricoprirla . Questa dinamica, spesso sottovalutata, appare piuttosto persistente, dal momento che si riscontra in tutti i livelli istituzionali analizzati nel minidossier Trova l’intrusa.

Dal livello europeo ai piccoli comuni, ci sono incarichi e responsabilità per cui le donne vengono prese difficilmente in considerazione. Certo, la presenza femminile negli ultimi anni è cresciuta molto, anche a livello regionale. Ma nei ruoli chiave resta ancora molta strada da fare.

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