Cosa fanno le delegazioni parlamentari presso le assemblee internazionali

Sono cinque e ne fanno parte oltre 70 fra deputati e senatori. Svolgono attività di indirizzo e controllo presso vari organismi internazionali. E hanno un costo per camera e senato che arriva quasi 2 milioni di euro in un anno.

L’attività dei parlamentari italiani non si limita ai lavori d’aula e delle commissioni. Esistono molti organi spesso ignoti alla maggioranza dei cittadini, ma che coinvolgono deputati e senatori in molte attività. Come le delegazioni presso le assemblee e le organizzazioni internazionali.

Il lavoro di deputati e senatori, infatti, comprende anche i rapporti internazionali, da mantenere attraverso l’unione interparlamentare (organizzazione che riunisce rappresentanti dei diversi parlamenti mondiali), sia con le delegazioni parlamentari che camera e senato mandano presso assemblee interparlamentari, le quali agiscono presso organizzazioni internazionali. Attualmente nel parlamento italiano sono presenti 5 delegazioni bicamerali presso le assemblee parlamentari del Consiglio d’Europa (18 componenti titolari e 18 componenti supplenti), della Nato (18 componenti), dell’Osce ( 13 componenti), dell’Iniziativa centro-europea (7 componenti) e dell’Unione per il Mediterraneo (3 componenti).

Queste assemblee sono punti di incontro e raccordo interparlamentare sia per favorire la realizzazione degli obiettivi delle organizzazioni presso cui agiscono, sia per rafforzare la cooperazione multilaterale a livello parlamentare. Dalle loro relative schede sui siti istituzionali è possibile ricostruire l’attività svolta, ma come spesso accade, c’è pochissima uniformità nella rendicontazione. La delegazione presso il Consiglio d’Europa ha caricato l’ultimo resoconto a fine 2014, quella presso la Nato riferisce dopo ogni riunione su quanto avvenuto, come fa anche quella presso l’Unione per il Mediterraneo. Poche le informazioni sull’attività della delegazione presso l’Iniziativa centro-europea, mentre quella preso l’Osce ha pubblicato da inizio legislatura tre newsletter per rendicontare quanto fatto.

In generale le spese per le attività internazionali e interparlamentari costano al parlamento quasi 2 milioni di euro, principalmente a carico della camera. In particolare le attività delle delegazioni presso le assemblee parlamentari internazionali sono costate nel 2014 768mila euro a Montecitorio (a cui si possono aggiungere 464mila euro per riunioni connesse alle relazioni internazionali) e poco più di 50mila euro a palazzo Madama, tra conferenze internazionali e iniziative di cooperazione interparlamentare. Queste cifre non includono il contributo dato sia alle assemblee parlamentari sia ad altri organismi internazionali, oltre 400mila euro sia alla camera che al senato

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