Parlamento europeo, le presenze dei deputati – inTema n°5

A maggio 2014 i cittadini dell’Unione europea hanno votato per eleggere i rappresentanti nazionali presso il parlamento europeo. Sono passati quasi due anni, un periodo di tempo sufficiente per tirale le prime somme. Grazie a VoteWatch è possibile conoscere le presenze dei singoli deputati alle votazioni del parlamento. Un elemento importante, che permette di comprendere l’apporto dei singoli gruppi ai lavori dell’aula, e che dà la possibilità di monitorare l’operato di chi rappresenta i cittadini italiani presso la massima istituzione democratica del vecchio continente.

Parlamento europeo, il numero di membri e la divisione fra paesi

L’ottava legislatura del parlamento europeo è iniziata da quasi due anni. Le prime elezioni si sono tenute nel 1979, ma da allora molte cose sono cambiate. Allora gli stati membri della comunità europea erano solo 9 (tra cui l’Italia) e i seggi 410. Negli anni i numeri sono cresciuti, e durante l’ultima tornata il totale dei seggi è salito a 751, divisi fra gli attuali 28 stati membri. Alle 8 elezioni ordinarie vanno aggiunte le cosiddette elezioni straordinarie, quando i singoli paesi che si sono aggiunti in corso di legislatura hanno dovuto selezionare i rappresentati da mandare al parlamento europeo. Ultimo esempio in ordine di tempo quello della Croazia, che nel 2013 è diventato il 28° stato membro dell’unione. 

Il numero di deputati per ogni paese è proporzionale alla popolazione di ciascuno di essi, con l’unica regola che non possono essere meno di 6 o più di 96. Attualmente i membri dell’Italia sono 73, gli stessi del Regno Unito, uno in meno della Francia, e 23 in meno rispetto alla Germania.

gruppi parlamentari non sono organizzati in base alla nazionalità, ma in base allo schieramento, come è giusto che sia. Ma il peso dei gruppi nel parlamento “continentale” è comunque influenzato dalla situazione politica nei singoli stati (i partiti che localmente ottengono più consensi hanno anche più europarlamentari). Per creare un gruppo servono 25 deputati, che devono rappresentare almeno un quarto degli stati membri. I deputati sono divisi in 20 commissioni, 2 sottocommissioni e una commissione speciale.

In seguito alle elezioni tenute quasi 2 anni fa, il gruppo parlamentare con più membri è quello del Partito popolare europeo (di cui in Italia fanno parte Forza Italia, Nuovo centrodestra, Unione di centro e Sudtiroler Volkspartei), che non a caso ha ottenuto la nomina di Jean-Claude Juncker a presidente della commissione europea. Subito dietro, l’Alleanza progressista dei socialista e dei democratici (ex Pse, e di cui fa parte il Partito democratico), guidata durante le ultime elezioni da Martin Schulz. Gli altri partiti italiani attualmente rappresentati nel parlamento europeo sono: Conservatori e riformisti (in Ecr), Movimento 5 stelle (in Efdd), Lega nord (in Enf) e Lista Tsipras-L’altra Europa (in Gue/Ngl).

 

Europarlamento, i deputati italiani all’11° posto per numero di presenze

Il tema dell’assenteismo è spesso al centro del dibattito politico nazionale; molto meno se ne parla per l’europarlamento. In Italia la produttività dei parlamentari è tracciata su openparlamento, mentre per l’organo europeo il lavoro è portato avanti da VoteWatch.eu. Il dato delle presenze è calcolato sulla partecipazione dei singoli deputati alle votazioni. L’organo europeo si riunisce meno spesso rispetto ai singoli parlamenti nazionali – in media fra le 4 e le 5 volte al mese – e questo ovviamente favorisce percentuali di presenze alte. Dal primo luglio 2014 , inizio ufficiale dell’ottava legislatura, a oggi si sono tenute 3.103 votazioni, in 102 sedute plenarie. 

Fra gli stati membri, i deputati del nostro paese sono all’11° posto per numero di presenze alle votazioni elettroniche, con una percentuale che si attesta al 91,27%. Il dato, in calo rispetto a gennaio di quest’anno quando il nostro paese era al nono posto, è comunque in crescita rispetto agli anni precedenti, come mostra il grafico.

Il dato italiano è superiore a quello degli altri grandi paesi europei. I deputati francesi segnano un 89,75% (15° posto), quelli della Germania 89,30% (16° posto) e della Spagna 89,06% (17°posto). I parlamentari del Regno Unito hanno una percentuale media molto bassa, dell’84,69% e sono al penultimo posto fra i 28 stati membri. Peggio dei parlamentari inglesi fanno solo i greci, la cui percentuale di presenze è dell’84,52%. La testa del podio è degli austriaci (95,69%), unici a superare la soglia del 95% insieme ai deputati di Malta (95,08%). Il terzo posto è occupato dai croati (alla loro prima legislatura da inizio mandato) che registrano un dato medio del 94,67%.

Parlamento Ue, fra partiti europei e movimenti nazionali

I 751 deputati del parlamento europeo provengono da oltre 200 partiti nazionali dei 28 stati membri. Grazie all’ottimo successo elettorale del Partito democratico alle scorse europee, il movimento guidato premier Renzi è in cima alla classifica per numero di deputati (29). Primato condiviso con l’Unione cristiano-democratica di Angela Merkel, anch’esso con 29 deputati. Fra i 15 movimenti nazionali con più rappresentanti al parlamento Ue, ci sono altri due schieramenti italiani: il Movimento 5 stelle (17 membri) e Forza Italia (13 membri).

I gruppi del parlamento europeo non sono organizzati per nazionalità ma in base allo schieramento. Ma quali sono i gruppi più presenti all’attività politica del parlamento? I dati sulle votazioni dell’aula mostrano una netta divisione fra due modi diversi di vedere l’unione. Attualmente in cima alla classifica dei gruppi più presenti alle votazioni elettroniche svetta l’ex Pse (attualmente S&D), con una partecipazione media dei suoi membri del 91,20%. Subito dietro il movimento dei Verdi (91%) e Alde (90,18%).

Il Partito popolare europeo, gruppo attualmente di maggioranza, è il quarto più presente, con una percentuale dell’89,91%. Schematizzando, la classifica delle presenze alle votazioni si può dividere in una parte alta, composta da gruppi pro-Europa, e da una parte bassa, dove si concentrano i movimenti generalmente euro-scettici.  Escludendo infatti la componente dei non iscritti (equivalente del nostro gruppo misto), le ultime tre posizioni sono occupate da partiti generalmente avversi all’istituzione: dall’Europa delle nazioni e della libertà (con la Lega di Salvini e il Front National di Marine Le Pin) che registrano l’88,63% di presenze, ai Conservatori e riformisti europei (87,84%), passando dall’Europa della libertà e della democrazia diretta (85,07%) di cui fanno parte il Movimento 5 Stelle e l’Ukip di Nigel Farage.

 

Europarlamentari italiani, i più presenti e i più assenti

 

Parlamento europeo, le presenze dei deputati

L’attività politica del parlamento europeo finisce poco sulle pagine dei giornali italiani. Quando succede, di solito viene criticata: capita spesso di leggere dell’assurdità di alcune decisione “imposte” da Bruxelles (accusa il più delle volte infondata). Ci si dimentica però che all’interno del parlamento europeo ci sono 73 deputati italiani eletti per rappresentare i nostri interessi. Prendersi del tempo per capire quanto e come lavorano dovrebbe rientrare più spesso fra le priorità dei cittadini e della stampa. Il dato delle presenze alle votazioni è solo un aspetto di un lavoro complesso che, fra le altre cose, include anche contribuire alla produzione di leggi che in un modo o nell’altro influenzano la vita dei cittadini italiani.

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