Dimissioni di Vacciano, ennesimo rinvio per il senatore incastrato in parlamento

Questa settimana si dovevano votare le sue dimissioni, ma la fitta agenda dei lavori ha fatto slittare il tutto a metà ottobre. Sarebbe stato il sesto tentativo per Vacciano, dopo le 5 passate votazioni respinte dall’aula. Sono passati oltre 2 anni e mezzo dalla prima volta.

Come abbiamo avuto modo di vedere, l’iter che porta un parlamentare a dimettersi può essere lungo e contorto. Specialmente se le motivazioni sono personali, può essere difficile per deputati e senatori abbandonare il loro mandato parlamentare. A differenze delle dimissioni per incompatibilità infatti, quelle per motivi personali devono ottenere il via libera dell’aula, e può quindi succedere che siano respinte. Il caso più illustre della XVII legislatura è quello di Giuseppe Vacciano. Eletto con il Movimento 5 stelle, passato nel Misto a gennaio del 2015, è dal febbraio di quell’anno che cerca invano di dimettersi.

In totale i tentativi (tutti falliti) sono stati 5: nel 2015 ci riprovò a settembre, poi un’altra volta a luglio del 2016, e infine in 2 diverse occasioni nel 2017 (gennaio e aprile). Questa settimana era prevista la sesta votazione, ma una ricalendarizzazione dei lavori ha spostato il tutto a metà ottobre.


Ennesimo rinvio per un senatore che ha tentato varie volte di chiudere con l’esperienza politica. Volontà motivata in numerose interviste in cui Vacciano rivendica la sua intenzione di essere coerente con i cittadini:

Una decisione dettata dalla coerenza. Nel momento in cui ho capito che la mia esperienza con il M5S era conclusa, insieme ad essa considero conclusa anche quella politica […] per restituire ai cittadini un rappresentante della forza politica con cui sono stato eletto.

In tutto questo, il senatore Vacciano ha continuato la sua attività da parlamentare: 87,31% di presenze alle votazioni elettroniche (ben sopra la media dell’aula del 73,43%), 136° nella classifica dell’indice di produttività e una politica di opposizione in continuità con quella del Movimento 5 stelle. Insieme alle sue dimissioni, il senato a metà ottobre voterà anche quelle di Patrizia Manassera, senatrice del Pd che andrà a ricoprire la carica di vice sindaco a Cuneo.

Con la fine della legislatura che si avvicina, e il diritto alla pensione da parlamentare ormai maturato, c’è da domandarsi se Vacciano riuscirà mai nel suo intento. Nella XVII legislatura, tutte le dimissioni presentate da eletti con il Movimento 5 stelle sono state respinte dal nostro parlamento. Non solo, a oggi, a parte il caso di Walter Tocci (Pd), tutti parlamentari che hanno tentato invano di dimettersi (alcuni più volte) sono stati eletti con il M5s.

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