Pausa estiva record per il parlamento

Le aule di camera e senato sono rimaste chiuse per oltre un mese, per un totale di 39 giorni. Dal 2013 a oggi i numeri sono in costante crescita, ed il 2017 segna un nuovo record per questa legislatura. Con le elezioni politiche che si avvicinano, il break di agosto ha fermato l’iter di molti atti.

Il lavoro svolto da deputati e senatori è difficilmente equiparabile ad altri, e proprio per questo motivo le abituali dinamiche di ferie estive non sono applicabili. Detto questo, quando la fine della legislatura è così vicina e quando la carne al fuoco (in termini di leggi) è così tanta, è giusto monitorare anche questo tipo di dato. Soprattutto considerando che la pausa estiva 2017 è stata la più lunga degli ultimi anni.

Ogni anno infatti i lavori dell’aula si interrompono verso l’inizio di agosto per riprendere a settembre. Ma quanto durano in media le vacanze di deputati e senatori? E perché quest’anno ha segnato un record?

Come punto di riferimento per rispondere a queste domande abbiamo preso le sedute dell’aula. Un dato che esclude gli incontri delle commissioni, giunte e vari altri organi istituzionali, che a volte riprendono prima, ma che è l’unico a disposizione per valutare in maniera onnicomprensiva l’attività di tutti i parlamentari. Partendo da questo parametro, siamo andati a vedere dal 2013 ad oggi quanto è durata la sospensione dei lavori dell’assemblea di camera e senato.

Da inizio legislatura i numeri sono in costante crescita. Nel primo anno camera e senato sono rimasti chiusi per 25 giorni, dato più o meno confermato l’anno successivo (2014). Dal 2014 in poi il parlamento ha incrementato sensibilmente la durata della pausa estiva. Nel 2015 entrambi i rami sono rimasti chiusi per 32 giorni, mentre nel 2016 36 giorni la camera e 38 il senato.

Proprio quest’anno è stato raggiunto il record della XVII legislatura. Le due assemblee hanno terminato i lavori il 2 agosto, con il primo giorno di chiusura che è stato quindi il 3 agosto. Anche se alcune commissioni hanno già cominciato a lavorare, le aule di camera e senato hanno in programma la riapertura il prossimo 12 settembre. In totale quindi il break estivo per l’aula è durato 39 giorni, lasso di tempo che ha incluso ben 27 giorni lavorativi.

Un agosto molto tranquillo, come sottolineato anche dal numero di sedute che si sono tenute. Da inizio legislatura camera e senato hanno avuto rispettivamente 847 e 871 sedute di aula, per una media di circa 16 incontri al mese. Agosto è notoriamente (e logicamente)  il periodo dell’anno con il dato più basso, ma nel 2017 si è raggiunto il nuovo record. Le assemblee dei due rami si sono riunite l’1 e il 2 agosto, totalizzando 2 sedute (formalmente 3 per il senato visto che a Palazzo Madama le sedute pomeridiane sono contate separatamente). Anche qua i dati da inizio legislatura sono costantemente in calo: nel 2013 le sedute di agosto furono 8 per ramo, nel 2014 6 a Montecitorio e 7 a Palazzo Madama, nel 2015 3 e nel 2016 4.

La domanda per i presidenti Boldrini e Grasso, e per il ministro per i rapporto con il parlamento Finocchiaro è semplice. Con tanti testi chiave ancora da approvare (da ius soli, a vitalizi passando per testamento biologico, legge di bilancio, nota di aggiornamento del Def e una possibile nuova legge elettorale) è stato giusto concedere una pausa così lunga a deputati e senatori? 

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