Quanto valgono le entrate da riscossione di crediti

Anche per i comuni è importante assicurare la riscossione di crediti concessi in precedenza. Vediamo a quanto ammonta questa entrata nelle città superiori ai 200mila abitanti. Milano è di gran lunga quella che incassa di più da questa voce, in relazione al numero dei suoi abitanti.

Come per le società private, anche per le amministrazioni locali non sempre il momento in cui sorge un credito corrisponde a quando avviene il pagamento. In questi casi, proprio come avviene nel settore privato, il comune può concedere una dilazione nel pagamento, che poi riscuoterà successivamente.

Attraverso l’apposito indicatore di openbilanci sull’affidabilità dei residui attivi, si può verificare la capacità di un ente locale nel riuscire a riscuotere i crediti messi a bilancio. Ma a quanto ammonta questa riscossione? Quanto vale rispetto agli incassi di un comune?

Un modo per verificarlo è andare a vedere una voce specifica del bilancio degli enti locali, quella relativa alla riscossione di crediti. Si tratta di una categoria che fa parte del titolo IV del bilancio, quello delle entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti. Quindi si tratta di una voce relativa alle entrate in conto capitale.

In sostanza, è la sommatoria di tutti i crediti che il Comune riscuote nel corso dell’anno da parte di soggetti terzi a cui aveva precedentemente concesso di pagare in ritardo somme di denaro. Vediamo in quali, tra le città italiane superiori ai 200mila abitanti, questa voce ha il valore maggiore.
La città che nel 2014 ha riscosso crediti in misura maggiore è Milano, con circa 183 euro pro capite. Il comune che si trova al secondo posto, Bologna, sfiora i 100 euro per abitante. Genova è terza, con 39,52 euro pro capite.

In tutte le altre città maggiori questa voce di entrata non raggiunge i 10 euro, e in 9 di queste è pari o molto vicina a 0.

Scarica le classifiche regionali:

Abruzzo

Basilicata

Calabria

Campania

Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia

Lazio

Liguria

Lombardia

Marche

Molise

Piemonte

Puglia

Sardegna

Sicilia

Toscana

Trentino Alto Adige

Umbria

Valle d’Aosta

Veneto

Per approfondimenti: