Cosa sono le commissioni parlamentari e perché sono importanti

L’elezione del senatore Torrisi alla presidenza della commissione affari costituzionali ha riportato al centro della discussione il ruolo delle commissioni parlamentari. Ma che  importanza hanno? Quali sono le dinamiche politiche che le regolano?

Il polverone mediatico e politico che si è alzato dopo il voto di ieri ha spostato l’attenzione del dibattito sulle commissioni parlamentari. In maniera particolare l’elezione di Salvo Torrisi (Alternativa popolare) alla guida della commissione affari costituzionali del senato ha messo in fortissima difficoltà il Partito democratico e quindi il governo Gentiloni. Il perché di tanta attenzione è comprensibile dal ruolo che questi organi svolgono nelle dinamiche di Montecitorio e Palazzo Madama.

Cosa fanno

Camera e senato hanno entrambe 14 commissioni permanenti. Esse variano nel nome a seconda dell’argomento di cui si occupano, ma sono accomunate dal tipo di attività legislativa che possono svolgere. Esistono quattro tipologie di attività (art. 22 comma 3 – regolamento della camera):

  • sede referente (procedura ordinaria): discussione articolo per articolo del disegno di legge prima che esso venga passato all’aula. Lo scopo è quello di preparare tutto il lavoro e il materiale (comprese le relazioni) per favorire la discussione in aula;
  • sede consultiva: occasione in cui la commissione è chiamata a esprimere un parere su un disegno di legge affidato ad un’altra commissione;
  • sede deliberante/legislativa: circostanza in cui il dibattito e l’approvazione dal parte della commissione di un un determinato disegno di legge esclude la necessità di coinvolgere l’aula. L’iter legislativo si completa quindi nella commissione;
  • sede redigente: circostanza in cui la commissione non solo esamina ma vota articolo per articolo il testo. All’assemblea spetterà solamente la votazione finale sul provvedimento nel suo complesso.

Il cuore del processo legislativo risiede nelle commissioni. È in questi organi che si svolge la maggior parte del lavoro sugli emendamenti, in cui si cercano convergenze politiche e in cui il dibattito entra realmente nel merito delle questioni.

Come si compongono

L’articolo 72 della costituzione italiana stabilisce che siano composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari. Le 14 commissioni di camera e senato quindi sono una fotocopia in piccolo degli equilibri dell’aula. Ciò nonostante, specialmente nell’attuale legislatura, si possono creare situazioni in cui il vantaggio della maggioranza è messo in discussione da numeri più esigui del solito in determinate commissioni. È il caso per esempio del senato dove, come visto in passato, i gruppi al governo necessitano di voti da forze “esterne” per raggiungere la soglia di maggioranza. Questo squilibrio fra aula e commissioni, già nel recente passato ha portato alla fine di un esecutivo. A ottobre del 2011 avevamo analizzato i numeri del governo Berlusconi il quale, nonostante una chiara maggioranza in aula, si trovava di fatto bloccato in molte delle commissioni parlamentari, avendo gli stessi numeri (se non inferiori) dell’opposizione. Nel giro di poche settimane, a prova dell’importanza delle commissioni, il quarto governo Berlusconi sarebbe caduto, e seguito dall’esecutivo tecnico di Mario Monti.

L’importanza dei ruoli

Come analizzato nel MiniDossier “Indice di produttività parlamentare 2016alcuni incarichi parlamentari riescono più di altri a influire sulle dinamiche legislative. Se in linea di principio la produttività dei parlamentari potrebbe esprimersi al meglio presentando disegni di legge e lavorando per farli approvare, in realtà ormai quello che conta è essere nominati relatori dei provvedimenti proposti dal governo. Di solito il ruolo di relatore viene affidato a chi già ricopre incarichi chiave, che possono essere di tue tipi: istituzionali e politici. Nella prima categoria rientrano i presidenti e vice presidenti di commissione, figure che ricevono anche un’indennità di ruolo per svolgere questa funzione; nella seconda i capigruppo di aula e commissione. Queste quattro key position hanno una media di produttività parecchio superiore al resto dell’aula. Per esempio un presidente di commissione alla camera ha una media di produttività che è quasi 2 volte e mezzo quella di un parlamentare semplice.

Appare quindi evidente che detenere o meno una key position in una commissione parlamentare (che sia da presidente, vice presidente o capogruppo) influisca in maniera rilevante sulla produttività legislativa dei singoli eletti. Non solo, quando si perde (o conquista) uno di questi incarichi la produttività media ne risente fortemente. Prima del caso Torrisi,  altre 6 commissioni fra camera e senato avevano cambiato presidenza, per un totale di 11 parlamentari coinvolti (escludendo l’ormai decaduto Galan). Per ognuno abbiamo confrontata la produttività media mensile con e senza la caricaIn 9 casi su 11 la variazione della media è direttamente collegata alla presenza dell’incarico.

 

Cosa non sappiamo

Nonostante il ruolo centrale delle commissioni parlamentari nelle dinamiche legislative, sono troppe le zone d’ombra sul loro funzionamento. A differenza di quanto avviene per l’aula, la redazione di un accurato resoconto stenografo non è obbligatorio per le sedute delle commissioni. Lo è solamente quando esse si riuniscono in sede deliberante o redigente. Per il resto delle circostanze vengono pubblicati dei resoconti sommari con molte poche informazioni. La poca accountability e trasparenza è evidente anche nelle votazioni. Il voto elettroniche non è la regola, ed è quindi impossibile ricostruire come i membri delle commissioni votino sui singoli emendamenti, articoli, provvedimenti, ecc. Questo, solo per fare un esempio, è il resoconto sulla seduta di ieri in cui è stato eletto il nuovo presidente della commissione affari costituzionali del senato.

Entrambi queste tematiche (la mancanza di resoconti stenografici completi e di votazioni elettroniche) sono al centro della nostra campagna #ParlamentoCasadiVetro per aprire i lavori delle commissioni parlamentari.

Per approfondire: