Cosa sono le missioni parlamentari

Come sono regolate e che ruolo hanno nelle dinamiche dell’aula le cosiddette “assenze giustificate”. Che si possono contare senza però sapere tanti dettagli, per esempio per quanto tempo e per quale attività il deputato o il senatore starà via. Con la confusione di poter votare lo stesso.

Alle votazioni elettroniche in aula un parlamentare può essere assente, presente o in missione. In quest’ultimo caso il politico non partecipa al voto perché è occupato per compiti istituzionali. È il caso per esempio di chi svolge compiti istituzionali e politici nelle commissioni permanenti e bicamerali, o nell’ufficio di presidenza. Se dunque si vuole analizzare la partecipazione ai lavori in parlamento ha più senso guardare alle assenze che alle presenze, senza trascurare la poca trasparenza che circonda la dicitura “in missione”.

Nella XVII legislatura i deputati sono risultati in missione nell’11,56% delle votazioni elettroniche. I gruppi con la media più alta sono Area popolare, Fratelli d’Italia e Democrazia solidale – Centro democratico.

Media leggermente inferiore al senato (8,74%), con in cima alla classifica Aut-Psi-Maie, Area popolare e Lega Nord. Per entrambi i rami l’alta percentuale per i singoli gruppi può essere dovuta a tanti fattori: dall’alta incidenza di membri con incarichi istituzionali alla composizione del gruppo.

Ma la poca trasparenza della materia non è trascurabile. Alla fine di ogni seduta il presidente dell’aula elenca i parlamentari in missione e ne specifica per ciascuno la commissione per cui stanno lavorando. Tuttavia non si precisa l’attività esatta che ne giustifica l’assenza né la durata. In altre parole è possibile sapere chi non è presente perché in missione, ma non per quale motivo di preciso e per quanto tempo non ci sarà. Inoltre nei resoconti delle votazioni elettroniche i congedi e le missioni sono segnati allo stesso modo. Una confusione peggiorata dal fatto che anche se formalmente in concedo o in missione, i parlamentari possono partecipare lo stesso alle votazioni più importanti della seduta.

Le missioni sono importanti anche per il conteggio del numero legale, cioè il numero minino di presenti – fissato nella metà più uno dell’aula – necessario affinché le deliberazioni dell’aula siano valide. Mentre al senato per raggiungere il numero legale non si contano i parlamentari in missione o in congedo, alla camera sì (art. 46 del regolamento).

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