L’influenza dei ruoli chiave sulla produttività dei gruppi

Il punteggio medio dei singoli gruppi parlamentari è influenzato dalla presenza o meno di determinati incarichi. Per capire meglio le classifiche dell’indice di produttività è perciò importante confrontare la media dei membri che hanno key position con quelli senza.

Nell’edizione 2016 dell’indice di produttività parlamentare sono state fatte due analisi per i gruppi parlamentari: una sulla loro produttività media, e un’altra che aggiunge il peso dei componenti con incarichi chiave sui singoli gruppi. Questa lettura è molto significativa sia per i gruppi di media grandezza – in cui i risultati migliori sono spesso dovuti alla presenza di numerosi titolari di incarichi – ma anche per i gruppi più grandi, in cui è possibile verificare quanto sia uniforme la distribuzione della produttività. Bisogna però ricordare che per i gruppi meno numerosi il dato può essere volatile perché è più facile che singoli punteggi molto alti o molto bassi influenzino il risultato medio. E infatti i gruppi più piccoli della camera e del senato si trovano ai due estremi della classifica.

In linea di massimo, però, più un gruppo è piccolo, più è probabile che una buona parte dei suoi membri ricopra un ruolo chiave, facendo salire il risultato medio, come succede per esempio alla camera per la Lega nord.

Più interessante il dato per i gruppi più numerosi, in cui si può vedere meglio se la produttività è distribuita in modo omogeneo. Alla camera il Movimento 5 stelle, fra i gruppi più importanti, è quello che sembra avere più equilibrio fra i membri con ruoli chiave e quelli senza, probabilmente per la costante rotazione dei ruoli apicali all’interno del gruppo. Mentre per il Partito democratico e Area popolare (Ncd-Udc) – principali movimenti di maggioranza – la discrepanza fra i due dati è notevole. 

Anche al senato il dato dei pentastellati appare fuori dalla norma. È infatti l’unico gruppo parlamentari in cui risultano mediamente più produttivi i membri che non hanno incarichi chiave. Questo può essere dovuto al fatto che nel corso della legislatura il gruppo ha cambiato 14 capigruppo di aula (circa 1 ogni 3 mesi). Una prescrizione, quella della rotazione ricorrente degli incarichi, prevista dallo statuto del gruppo Movimento 5 stelle sia alla camera che al senato. 

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