Meno di 10 euro pro capite la spesa per eventi sportivi in quasi tutte le grandi città

E anzi tolte Padova e Trieste, nei centri con più di 200mila abitanti non si arriva ai 5 euro per residente destinati a organizzare e promuovere gare ciclistiche, maratone, giochi e tornei. Manifestazioni che però spesso danno lustro, richiamano visitatori o hanno fini benefici e sociali.

Spesso sono le associazioni sportive, oppure quelle con finalità sociali o culturali, a organizzare partite di calcio, gare agonistichealtri eventi sportivi come questi. Ma anche i comuni possono organizzare questo tipo di manifestazioni, oppure possono contribuire con un patrocinio.

In alcuni casi queste manifestazioni sportive fanno parte dell’identità cittadina e sponsorizzarle serve a promuovere l’immagine del territorio. Oppure possono essere organizzate per attirare turisti e altri visitatori – se la manifestazione è di richiamo – e incentivare così il commercio e le attività locali. In altri casi questi eventi hanno fini benefici o sociali.

Per vedere quanto spendono i comuni italiani nelle manifestazioni sportive si può ricorrere alla voce omonima presente su openbilanci.it. Questa comprende tutte le spese che l’amministrazione sostiene quando promuove eventi sportivi di qualsiasi genere, tra cui quelle per l’organizzazione, il personale e la promozione.

Tra le città italiane con oltre 200mila abitanti, nell’anno 2014, Padova è prima in classifica con 11,3 euro pro capite spesi in manifestazioni sportive.


Al secondo posto Trieste, con 6,58 euro per ogni abitante. Tutte le altre maggiori città italiane spendono meno di cinque euro a residente in manifestazioni ed eventi sportivi. Firenze si piazza al terzo posto con 4,01 euro, seguita da Verona, Torino e da Roma. Queste ultime spendono tra i 2 e i 3 euro ad abitante per promuovere ed organizzare eventi sportivi. Sette delle maggiori città italiane nel 2014 hanno speso meno di 1 euro per abitante; tra queste le più grandi sono Milano e Napoli.

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