Divorzi politici e cambi di gruppo: la fine dell’alleanza centrista

Il terremoto politico che ha colpito il nostro paese ha prodotto l’ennesimo giro di valzer in parlamento. Finisce così l’alleanza nata per le elezioni europee del 2014 fra il Nuovo centrodestra e l’Unione di centro. Con il risultato di far registrare altri 4 cambi di gruppo a Montecitorio.

La crisi politica seguita al referendum costituzionale comporta sommovimenti in parlamento fa registrare un divorzio politico:

«L’esito del 4 dicembre è la reazione di una società stanca, smarrita e priva di riferimenti certi. Per questo l’idea di far precipitare il paese verso il voto appare più il segno di una reazione emotiva alla sconfitta che un disegno politico utile all’Italia. Su questo punto si segna l’ultima differenza nei confronti di Alfano che, da tempo, ha trasformato in sudditanza nei confronti di Renzi quella che per noi è stata ed è un’alleanza leale con il Pd. L’esperienza di Area Popolare, forse mai decollata, si conclude qui : con lo scioglimento dei gruppi e la ripresa di autonome presenze parlamentari».

Con queste parole il segretario nazionale dell’Unione di centro Lorenzo Cesa mette fine a circa 2 anni di alleanza con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Una divergenza di vedute sul futuro del paese che per ora ha portato a un nuovo cambio di scenario in parlamento. Area popolare (Ncd-Udc) alla camera cambia nome, e diventa Area popolare-Ncd-Centristi per l’Italia. Quattro deputati lasciano il gruppo e si trasferiscono al Misto creando la componente dell’Udc. Ennesimo cambiamento quindi per il Nuovo centrodestra, nato dalle ceneri del Popolo delle libertà, che con le elezioni per il parlamento europeo del 2014 aveva lanciato l’alleanza con il movimento guidato da Cesa.

In attesa dell’annunciata scissione anche a Palazzo Madama, il numero totale dei cambi di gruppo da inizio legislatura sale a 387 , di cui 212 alla camera e 175 al senato. I parlamentari coinvolti sono 263, il 27,68% dell’aula. Dalle politiche del 2013, ogni mese 9 parlamentari hanno cambiato gruppo.

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