Quanto spendono i comuni per i teatri

Nelle voci del bilancio di un comune figurano, tra le spese culturali, anche quelle per i teatri. Tra le città maggiori, Firenze per il quarto anno consecutivo risulta spendere di più in questa voce; seguono Bologna e Roma. Ultimi posti per tre grandi città del sud: Bari, Napoli e Palermo.

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La cultura occupa una parte del bilancio di tutti i comuni. Il budget culturale di una amministrazione comunale si compone di varie voci, tra queste le spese per biblioteche e musei, o il costo per mantenere funzionanti e attivi i teatri comunali.

Per capire quanto spendono i comuni italiani in questo capitolo del bilancio, sia in assoluto sia in relazione alla loro popolazione, si può consultare la voce “teatri” su openbilanci.it, in cui sono comprese tutte le uscite che il comune sostiene per i teatri presenti sul territorio. Non solo per l’organizzazione degli eventi e la loro promozione, ma anche per il pagamento del personale addetto e la costruzione e manutenzione dei locali.

È così possibile vedere quanto hanno speso pro capite nel 2014 le città italiane sopra i 200mila abitanti in questo tipo di spese culturali. Firenze, per il quarto anno consecutivo, si conferma il comune che spende di più in teatri . Il capoluogo toscano stacca di gran lunga tutte le altre maggiori città italiane, destinando oltre 113 euro per ogni residente. La seconda classificata, Bologna, spende circa 27 euro pro capite.

Al terzo e quarto posto Roma, con 23,17 euro e Venezia, che spende in teatri 21,46 per ogni residente. Agli ultimi posti della classifica troviamo, subito dopo Torino (quartultima con 11,58 euro per ogni abitante), altre tre grandi città del sud: Bari (11,02 euro pro capite), Napoli (5,58 euro) e, ultima classificata tra le città con oltre 200mila abitanti, Palermo, con 3,74 euro per ogni residente.

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