Trieste e Venezia sono le città che spendono di più in welfare

Il capitolo del bilancio comunale dedicato alla spesa sociale comprende servizi come l’assistenza all’infanzia e alla vecchiaia. Fra i centri più grandi, Milano perde posizioni. Mentre le ultime tre in classifica sono Napoli, Genova e Palermo.

Un capitolo fondamentale del bilancio municipale è quello dedicato alla spesa sociale, ovvero i servizi erogati ai cittadini per assisterli o aiutarli nelle varie fasi della vita: infanzia e vecchiaia in particolare. Un welfare che si va a sommare, quando non a sostituire, a quello statale.

Possiamo utilizzare openbilanci per valutare a quanto ammontano queste uscite sul bilancio comunale. La voce “sociale” comprende tutte le spese che il comune sostiene per erogare servizi sociali ai suoi cittadini, incluse quelle per la manutenzione o la costruzione di strutture adeguate, come asili nido, residenze per anziani o centri di prevenzione.

Rispetto all’anno precedente, anche nel 2014 sono Trieste e Venezia le due città che investono di più in spesa sociale pro capite .

Tra le città con oltre 200mila abitanti, Trieste si conferma prima in classifica con 461,03 euro pro capite, tutto sommato in linea con i 464,92 euro registrati l’anno precedente. Mantiene il secondo posto Venezia, nonostante la spesa sociale nella città lagunare scenda da 331,59 euro a 304,96 per abitante. Torino sale in terza posizione con 293,3 euro (quinto posto nel 2013), e anche Bologna cresce fino al quarto posto, con 292,35 euro spesi nel sociale per ogni residente. In un anno Milano scende dal terzo al quinto posto, con 287,36 euro pro capite. Nelle ultime tre posizioni Napoli (con 157,26 euro pro capite) e Genova (133,18 euro) e Palermo, ultima classificata tra le città con oltre 200mila abitanti, con 74,3 euro per ogni abitante.

Per approfondire: