Il privilegio fiscale di cui godono i partiti

Dal 1993 l’iva ordinaria è cresciuta di 3 punti, dal 19 al 22%. Ma quest’aumento non riguarda le formazioni politiche: le loro spese in campagna elettorale sono tassate solo al 4%. Un regime speciale mai messo in discussione, e anzi progressivamente esteso negli anni.Per diversi tipi di spese fatte in campagna elettorale, i partiti e i candidati godono dell’iva al 4%, lo stesso regime valido per i beni di prima necessità, come pane e pasta. Questa agevolazione ha comunque un limite temporale: vale solo per gli acquisti effettuati nei 90 giorni antecedenti al voto per le elezioni politiche, per il parlamento Ue, per le regionali e per gli enti locali. Inoltre, solo le spese attinenti alla campagna elettorale possono godere dell’agevolazione, che non vale per gli acquisti legati all’attività ordinaria del partito.

Si tratta comunque di un supporto importante per la politica, specie sa confronto con l’iva ordinaria pagata dagli altri contribuenti.

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Fino al 1993 non esisteva un regime speciale per i partiti, che pagavano l’iva al 19% come tutti gli altri. L’agevolazione al 4% all’inizio fu introdotta solo per gli acquisti di materiale tipografico, mentre in anni più recenti è stata estesa a una varietà sempre più nutrita di spese.

Dal 2004 vengono tassate al 4% anche le spese per la propaganda, come l’acquisto di spazi di affissione, i messaggi elettorali su tv, radio e giornali, nonché per l’affitto dei locali e per tutti i servizi e gli allestimenti necessari all’organizzazione delle manifestazioni, come comizi, eventi e conventionDal 2012 è stata estesa anche all’acquisto di spazi pubblicitari sul web.

Nello stesso arco temporale l’iva ordinaria è aumentata, in particolare negli ultimi anni, per far fronte alle difficoltà delle finanze pubbliche. Ancora nel 2011 era fissata al 20%, è salita al 21% ed è arrivata fino al 22% attuale nell’ottobre 2013.

Per approfondire:

 

 

 

2 pensieri su “Il privilegio fiscale di cui godono i partiti

  1. Alex Marini

    L’IVA agevolata vale anche per la propaganda elettorale relativa per le campagne referendarie?

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