Le infrazioni europee da parte dell’Italia sono in calo ma aumentano i reclami

Le procedure aperte nei confronti del nostro paese sono diminuite negli anni, ad oggi i casi pendenti sono 82. Ma rimane alto il numero dei possibili contenziosi, i cosiddetti Eu pilot: solo nel 2014 erano 128, il 10% del totale Ue-28. Ambiente e trasporti sono i settori più coinvolti.

In materia di infrazioni, il rapporto fra il nostro paese e l’Unione europea non è dei più idilliaci. Tuttavia negli ultimi anni il numero dei procedimenti aperti risulta in costante diminuzione. A fine 2010 erano 128, 99 a fine 2012, 89 a fine 2014, e a metà del giugno scorso 82. Di queste, 60 erano per violazione del diritto dell’Unione europea, e 22 per mancato recepimento di direttive.

Il 18,29% di queste infrazioni è in materia ambientale, mentre un 9,75% riguarda affari interni. Nei primi 6 mesi del 2016, le infrazioni aperte sono state quattordici, tutte ancora nella fase della messa in mora, e tutte tranne due per mancato recepimento di direttive Ue.

Il dato che però merita attenzione è il numero di casi Eu Pilot, un sistema introdotto nel 2008 per limitare le infrazioni aperte. Lo strumento anticipa di fatto la messa in mora, richiedendo un chiarimento da parte di uno Stato membro in seguito a una segnalazione (da parte di cittadini, imprese eccetera) su una possibile infrazione. Questi ultimi devono fornire in tempi stretti spiegazioni o soluzioni (10 settimane), compresa un’azione correttiva per porre rimedio a violazioni del diritto dell’Ue. In caso di esito negativo, inizia formalmente il processo di infrazione.

Mentre le infrazione diminuiscono, aumentano i reclami Eu Pilot nei confronti dell’Italia: erano 107 nel 2012, 122 nel 2013 e 128 nel 2014 (il 10,6% del totale Ue-28). A fine 2015 in totale, per tutti i paesi, risultano ancora aperti 1.348 casi di reclami Eu Pilot, e l’Italia risulta il paese più coinvolto con 139 casi. A seguire, con una certa distanza, troviamo la Spagna con 91 casi, e Grecia e Polonia con 73 ciascuno. Gli stati membri hanno 70 giorni per rispondere ai reclami Eu Pilot, in media il nostro paese risponde in 78. Solo tre paesi fanno peggio: Danimarca (81), Cipro (93) e Francia (95). Dal 2011 ad oggi l’Italia ha rispettato la soglia solo nel 2012.

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