Quanto dipende Roma dallo stato centrale?

La capitale del nostro paese gode di un rapporto privilegiato con lo stato, perché così prevede la legge ma anche per gli interventi messi in atto negli anni passati per gestire il suo enorme debito. Ad oggi il suo indice di dipendenza è quasi doppio rispetto alle altre maggiori città italiane.

Da un punto di vista normativo, sono principalmente due i provvedimenti che hanno formalizzato la relazione tra Roma e lo stato. La legge 156/2010 ha istituito Roma Capitale, differenziando lo status della capitale da quello degli altri comuni italiani. Inoltre c’è la legge 133/2008, in virtù della quale il debito di Roma precedente al 28 aprile 2008 viene amministrato da un commissario di nomina governativa.

Questi provvedimenti hanno cambiato il quadro normativo. Ma sul piano finanziario, la capitale quanto è dipendente dai contributi statali?

Per dipendenza dallo stato si intende la necessità di un comune di ricorrere a risorse esterne (in questo caso i contributi statali) per mantenere le proprie attività ordinarie. Per misurare questa dipendenza, openbilanci.it fornisce un indicatore, che calcola il contributo dello stato in percentuale sulle altre entrate dell’ente. 

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La capitale partiva con un livello di dipendenza simile a quello del gruppo di riferimento (composto dalle 6 città con più di 500mila abitanti: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova). Nel 2005 l’indice era del 14,97% a Roma contro il 15,26% delle altre città del cluster. Negli anni successivi, gli stessi in cui la capitale affronta le difficoltà economiche che necessitano del salvataggio dal dissesto, la dipendenza di Roma cresce piuttosto velocemente: arriva 44,13% nel 2009. Va detto che la crescita si rileva anche nelle altre città maggiori, probabilmente per effetto della compensazione per il mancato gettito ici. L’introduzione dell’imu, nel 2011, ha reso la città molto meno dipendente degli anni passati dallo stato centrale, facendo calare l’indice attorno al 10%. Nel 2014 la percentuale si attestava sul 14%.

Aggregando i dati per sindaco, possiamo verificare quanti contributi statali ha ricevuto la città in media sotto ciascuna amministrazione. Negli ultimi tre anni della giunta Veltroni, Roma ha riscosso dallo stato una media annua di circa 265 euro pro capite. Il finanziamento statale è cresciuto con i due successori, in particolare Alemanno (406,87 euro per ogni romano). Con Marino il dato si è attestato sui 338 euro annui pro capite.

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