I soldi dei partiti. I valori custoditi in cassa e in banca

La Lega è il partito con più soldi in cassa, il Pd quello con la maggiore disponibilità in depositi bancari o postali, mentre Forza Italia è l’unica formazione che ha accresciuto i propri depositi tra 2013 e 2014. I dati emersi dall’analisi della disponibilità di liquidità dei partiti. 
Uno dei metodi più immediati per valutare la “ricchezza” dei partiti è quello di misurare i soldi di cui dispongono, in depositi bancari, postali oppure nelle proprie casse. Informazioni reperibili dal modello di rendiconto predisposto e depositato annualmente dalle forze politiche.

Il rendiconto dei partiti prevede a riguardo due voci specifiche:

  • depositi bancari e postali, ovvero, secondo la definizione contabile, disponibilità presso il sistema bancario o l’amministrazione postale, aventi il requisito di poter essere incassati a breve termine;
  • denaro e valori in cassa che, ancora in base alle definizioni contabili, sono costituiti sia dalla moneta sia dai valori bollati (come francobolli, marche da bollo, carte bollate, ecc.).

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Per quanto riguarda i depositi postali e bancari, il partito che presenta la maggiore disponibilità è il Pd, con oltre 8 milioni di euro in entrambi gli anni. Segue la Lega nord con più di 4 milioni di euro. Per entrambi i partiti risulta evidente la contrazione tra 2013 e 2014: -7,4% per il Pd, -16,9% per la Lega nord.

Anche Sel e Fdi hanno ridotto i propri depositi bancari e postali. Forza Italia invece li ha accresciuti considerevolmente: nel 2013 risultavano appena 7.593 euro, mentre l’anno successivo questa cifra è salita quasi a 1,5 milioni di euro.

Risultano 0 euro dal bilancio dell’associazione Movimento 5 stelle, mentre su quello di Ncd del 2014 emergono poco meno di 26mila euro.

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Guardando al denaro presente nelle casse dei partiti, la situazione appare molto meno variegata. Per tutte le forze politiche si tratta di cifre modeste. Nel 2014, si va dai 191 euro di Ncd ai 6500 euro del Partito democratico. Solo la Lega nord conserva in cassa delle cifre importanti: oltre 1 milione di euro nel 2013, scesi a circa 979mila l’anno successivo.

 

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