Roma tra indebitamento e gestione commissariale

Tra 2007 e 2008, da un anno all’altro, l’enorme debito della capitale risulta abbattuto. Quelle cifre però non sono state improvvisamente saldate, ma sono state scaricate nella gestione commissariale – una sorta di bad company. Osservando il grafico dell’indebitamento nel comune di Roma negli ultimi anni, si ha l’impressione che, tra 2007 e 2008, gran parte del debito sia scomparso.

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Nel 2007, il livello di indebitamento superava il 197%. L’anno successivo era crollato al 40,57%. Quei debiti non sono stati improvvisamente saldati, ma semplicemente sono stati trasferiti con un provvedimento legislativo ad hoc. La legge 133 del 2008 ha stabilito che tutti gli oneri e le obbligazioni contratte dal comune di Roma prima del 28 aprile 2008 fossero dirottati dal bilancio comunale a quello di una gestione commissariale, che si occupa appositamente del rientro del debito.

Questo aspetto carica le elezioni romane, già di per sé importanti, di una ulteriore valenza nazionale. Mentre il sindaco che sarà eletto si occuperà di un bilancio sostanzialmente sgravato dai debiti, le decisioni sull’enorme debito pregresso competono ad un commissario di nomina governativa, anche attraverso un fondo ordinario di 300 milioni di euro presso il ministero dell’economia e delle finanze. I cittadini romani, come abbiamo già visto, pagano l’addizionale irpef più alta d’Italia (0,9%) proprio per contribuire al rientro.

Dopo questo provvedimento, il comune di Roma è meno indebitato, e in più le spese per il rimborso dei prestiti gravano molto meno sul suo bilancio. Se negli ultimi tre anni di Veltroni erano circa l’8% delle spese dell’ente, con Alemanno e Marino la cifra scende attorno all’1%.

Per quanto riguarda la capacità di smaltimento dei residui passivi, ovvero di saldare gli impegni di spesa contratti negli anni precedenti ma non ancora pagati (di fatto dei debiti che l’ente ha verso imprese e cittadini), la situazione negli ultimi anni è migliorata. Tra 2007 e 2009 la capacità di smaltimento oscillava tra il 14 e il 18%. Oggi si attesta stabilmente sopra il 30% dal 2011.

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