Roma, +38,6% di pressione fiscale in dieci anni

Nel 2008 in media i romani pagavano 266,55 euro a testa, e appena quattro anni dopo, nel 2012, la cifra era salita a circa 1093 euro pro capite. Come nel resto d’Italia, anche nella capitale le imposte locali sono aumentate. Ma con alcune specificità.

Nel contesto di un aumento generale della pressione fiscale locale, la capitale si inserisce perfettamente, ma con alcune peculiarità. Tutti i comuni italiani riscuotono dai cittadini diversi tipi di tributi, come quelli sugli immobili o come corrispettivo dei servizi erogati ai cittadini, ad esempio per la raccolta dei rifiuti. Inoltre ogni amministrazione partecipa al gettito dell’imposta sui redditi con una propria addizionale che può arrivare fino allo 0,8% del reddito determinato ai fini irpef; addizionale che i residenti pagano al proprio comune per finanziarne l’attività.

Roma capitale gode di un regime speciale e l’addizionale può spingersi fino a un massimo dello 0,9%, livello su cui attualmente si colloca. Il motivo di questa deroga è che questo tributo contribuisce a ripagare l’ingente debito amministrato dalla gestione commissariale. Per questa e altre ragioni, di cui molte comuni all’intera finanza locale italiana, a Roma la pressione fiscale pro capite è cresciuta del 38,6% tra 2005 e 2014. Vediamo in dettaglio l’andamento.

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Gli anni tra il 2008 e il 2010, coincidenti con l’abolizione dell’ici sulla prima casa, sono anche quelli in cui il gettito fiscale pro capite del comune è stato più basso. Questo dato, come già ricordato, prescinde dalle scelte del sindaco in carica, così come per gli anni successivi, dopo l’introduzione dell’imu nel 2011, la pressione fiscale pro capite è tornata a salire.

Aggregando i dati in base al sindaco in carica, possiamo dire che con Veltroni la pressione fiscale a Roma era superiore del 5,45% rispetto quella media delle città sopra 500mila abitanti (che abbiamo preso come gruppo di riferimento per i confronti). Con Alemanno la differenza è scesa all’1,3%, mantenendosi poco sopra questo livello anche negli anni di Marino (+ 1,67%).

In valori assoluti, si osserva una grande variabilità nel corso del decennio, frutto di scelte nazionali sul fisco locale molto contrastate tra un governo e l’altro. Nel 2008 i romani pagavano in media 266,55 euro a testa, e appena quattro anni dopo, nel 2012, la cifra era salita a circa 1093 euro pro capite.

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