Napoli, le priorità dei sindaci a confronto

Abbiamo confrontato le priorità di spesa durante il mandato di Rosa Russo Jervolino con quelle del periodo di Luigi De Magistris. È cresciuta la quota di spesa in viabilità e trasporti, mentre molte altre voci restano più stabili nel corso del decennio.

Napoli negli ultimi dieci anni è stata guidata da due amministrazioni radicalmente diverse, sebbene entrambe di area progressista. Rosa Russo Jervolino, sindaca fino al 2011, era espressione di una classica coalizione di centrosinistra. Luigi De Magistris invece guida una maggioranza composta da esponenti della sinistra radicale.

In termini di priorità di spesa, che cosa è cambiato tra le due amministrazioni?

26

La categoria di spesa che ha subìto la variazione più consistente è quella relativa a viabilità e trasporti. Con Jervolino era pari al 20,9% delle spese, ovvero 393,67 euro annui per ogni napoletano. Con De Magistris la quota è salita al 25,9%, pari a 491,58 euro pro capite.

Per quasi tutte le altre uscite, invece, la variazione è generalmente contenuta attorno al punto percentuale. Ciò potrebbe far supporre una inaspettata continuità tra i due sindaci, ma questa lettura necessita di alcune cautele. L’analisi è stata effettuata sulla base di categorie ampie, che possono comprendere tipi di spesa anche molto diversi tra loro. Solo per fare un esempio: le spese per istruzione comprendono la manutenzione degli stabili di proprietà del comune, ma anche i costi di servizi come lo scuolabus e le mense. Oppure quelle per territorio e ambiente, che contengono le spese per l’urbanistica, la manutenzione del verde pubblico, l’organizzazione del servizio idrico o della raccolta dei rifiuti. Per questa ragione, l’elemento di continuità – pur presente – non va sopravvalutato

Tra le variazioni, si nota quella relativa alle spese in istruzione, che costituivano mediamente il 4,5% delle uscite con Jervolino (83,90 euro pro capite) e il 3,3% con De Magistris (62,91 euro pro capite). Molto stabili anche le spese di amministrazione: 29,5% con l’ex sindaca Pd e 30,5% con il sindaco in carica.

Per approfondimenti: