Salti di schieramento in parlamento, chi viene e chi va

Se cambiare gruppo non fa più notizia, il fenomeno dei salti di schieramento è sempre di grande interesse. Dalla maggioranza all’opposizione e viceversa, sono tanti i deputati e i senatori che, eletti in un partito, nel corso della legislatura sono finiti dal lato opposto dello spettro politico.

Il fenomeno dei cambi di gruppo acquista ulteriore importanza quando è abbinato ai salti di schieramento. Da inizio legislatura alla camera 17 deputati sono passati dall’opposizione alla maggioranza e 15 hanno fatto il tragitto opposto. Un viavai che ha riguardato in particolare il Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà (ora unitasi con Sinistra italiana), due movimenti alleati durante la campagna elettorale che ora si trovano in contrasto. I due gruppi nel corso dei mesi si sono scambiati quasi 20 deputati.

Sempre a Montecitorio sono sei gli eletti nel Movimento 5 stelle che attualmente militano in gruppi di maggioranza: Tacconi, Curro’, Barbanti e Rostellato nel Pd e Catalano nel Misto. Discorso opposto per chi dalla maggioranza è passato all’opposizione. Oltre ai deputati Pd passati in Si-Sel (vedi Stefano Fassina), vanno citati anche Civati, Pastorino e Vaccaro nel Misto, come anche Genovese e Gullo in Forza Italia. Fra gli altri che sono passati dalla maggioranza all’opposizione va ricordata Nunzia De Girolamo, che dopo un periodo in Ap (Ncd-Udc), è tornata in Forza Italia.

Fare questo tipo di analisi per Palazzo Madama è stato più complesso che per Montecitorio. La presenza di tanti gruppi di confine ha infatti reso complesso individuare il limite tra maggioranza e opposizione. Sono stati perciò considerati come salti di schieramento anche i passaggi da un gruppo di opposizione a un gruppo in appoggio esterno al governo (come Alleanza liberalpopolareAutonomie) e viceversa. In questo senso l’arrivo dei “verdiniani” ha fortemente alzato il numero di parlamentari che dall’opposizione sono passati alla maggioranza. Evento già caratterizzato da ben otto eletti del Movimento 5 stelle ormai in gruppi di governo.

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