Welfare municipale, la classifica dei comuni

In media, le maggiori città italiane destinano in spesa sociale circa 200 euro per ciascun cittadino. I welfare comunali più generosi si trovano a Trieste, Venezia e Milano. Agli ultimi posti quelli di Messina, Genova e Palermo.

Uno dei problemi strutturali per il sistema sociale italiano, come riporta il rapporto della commissione Ue “Social Investment in Europe” del 2015, è la sua scarsa integrazione e frammentazione. Il welfare municipale ha spesso sopperito ad alcune carenze storiche dello stato nazionale, generando per ciascun comune un proprio, peculiare, sistema sociale. In particolare nelle 15 città più grandi d’Italia, oggetto della nostra analisi a partire dal bilancio consuntivo del 2013.

Non a caso, la spesa sociale varia molto da comune a comune. Questa voce di bilancio, come aggregata su openbilanci, comprende tutte le erogazioni in servizi sociali ai cittadini, nonché le spese per la manutenzione o la costruzione di strutture adeguate a tale scopo, come asili nidi, residenze per anziani o centri di prevenzione.

La città che investe di più in spesa sociale è Trieste con 464,92 euro pro capite . Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia è stato costantemente al vertice della classifica dal 2005, anno da cui partono le rilevazioni di openbilanci.

Al secondo posto, con 331,59 euro per ogni residente, Venezia. Milano è terza per spesa sociale con € 301 per abitante .

A fondo classifica Messina (137,17 € ), Genova (136,4 €) seguite, con grande distacco, dal capoluogo siciliano. Palermo ha speso nel sociale meno di 83 euro per ogni abitante .

 

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