Gruppo misto: la nebulosa in movimento

Tra camera e senato sono 12 le componenti che fanno parte del gruppo misto, e se si contano anche quelle all’interno di Gal si arriva a 18. Un dato che continua a salire, con le componenti del misto (e non solo) che raddoppiano il numero di partiti presenti in parlamento.

Abbiamo già osservato la galassia che compone il gruppo misto, ma la situazione è già cambiata e val la pena fare di nuovo il punto. Attualmente i gruppi presenti in entrambi rami del parlamento sono cinque: Area popolare (Ncd-Udc), Forza Italia, Lega nord, Movimento 5 stelle e Partito democratico. A questi bisogna aggiungere 8 movimenti attivi solo in un ramo. Alla camera: Democrazia solidale-Centro democratico, Fratelli d’Italia, Scelta civica e Sinistra italiana-Sinistra ecologia e libertà. Al senato: Alleanza liberalpopolare-Autonomie, Conservatori e riformisti, Grandi autonomi e libertà e Per le autonomie-Psi-Maie.

A rendere tutto ancora più dispersivo ci pensa il gruppo Misto, che storicamente nasce come punto di incontro per i tanti parlamentari che non si ritrovano in nessuno dei partiti attivi in parlamento, o non hanno i numeri giusti per creare un gruppo indipendente. Formalmente all’interno del misto per creare una componente bisogna raggiungere un numero minimo di parlamentari (che varia fra Camere e Senato), ma come si può leggere dal regolamento di Montecitorio, ci possono essere eccezioni:

Possono essere altresì formate componenti di consistenza inferiore, purché vi aderiscano deputati, in numero non minore di tre, i quali rappresentino un partito o movimento politico la cui esistenza, alla data di svolgimento delle elezioni per la Camera dei deputati, risulti in forza di elementi certi e inequivoci, e che abbia presentato, anche congiuntamente con altri, liste di candidati ovvero candidature nei collegi uninominali. Un’unica componente politica all’interno del Gruppo misto può essere altresì costituita da deputati, in numero non inferiore a tre, appartenenti a minoranze linguistiche tutelate dalla Costituzione e individuate dalla legge, i quali siano stati eletti, sulla base o in collegamento con liste che di esse siano espressione, nelle zone in cui tali minoranze sono tutelate

Contiamo ora le sole componenti del Misto – cioè le formazioni che non sono anche un gruppo in uno dei due rami del parlamento, come succede per esempio con Cor, che è gruppo al senato e componente del Misto alla camera. Se dunque ci atteniamo alle sole componenti del Misto, troviamo altri 8 partiti politici: Italia dei valori, Liguria civica, Movimento per la Puglia in più, Fare!, Movimento X, Alternativa libera-Possibile, Minoranze linguistiche e Usei (Unione sudamericana emigrati italiani).

Come se non bastasse, nel corso della legislatura, il gruppo Grandi autonomie e libertà, presente solo al senato, è diventato di fatto un gruppo misto, anch’esso con un numero elevato di componenti al suo interno. Grande sud, Popolari per l’Italia, Moderati, Idea, Euro-Exit e Movimento politico libertas, portano a 14 il totale delle componenti.

Riepilogando, ai 5 partiti presenti sia alla camera che al senato, e agli 8 attivi in un solo ramo, bisogna aggiungere 14 movimenti che vivono nel “sottobosco” del gruppo Misto e di Gal . Di fatto, le componenti in questione raddoppiano il numero di partiti politici in parlamento.

Per approfondimenti: