Il ministro non risponde. Le interrogazioni parlamentari nel governo Renzi

In media, oltre il 60% delle interrogazioni non riceve risposta. Da quando Matteo Renzi è premier ne sono state depositate oltre 21.000, ma poco più di 7.500 sono quelle concluse. La classifica dei ministri.

Compito del parlamento è anche quello di vigilare sull’attività del governo, operazione che svolge perlopiù attraverso la presentazione di interrogazioni e interpellanze. Con questi strumenti i nostri eletti possono chiedere al governo o a un ministro dei chiarimenti su fatti o notizie, o ottenere spiegazioni su specifici provvedimenti.

Dal 2008 a oggi sono state depositate 75.538 interrogazioni, il 64,41% non ha mai ricevuto una risposta dai membri del governo.

Durante il governo Renzi parliamo di oltre 21.000 quesiti, di cui solo il 35,20% ha avuto un esito positivo. Alcuni ministeri, come quello della giustizia guidato da Andrea Orlando, si fermano persino al 18,61%.

Fra i più virtuosi troviamo il ministero della difesa (Pinotti), quello degli affari esteri (Mogherini/ Gentiloni) e quello dei rapporti con il parlamento (Boschi) con rispettivamente il 65,8%, 70,20% e 74,29% delle interrogazioni concluse. Il ministero che ha ricevuto più quesiti è quello dell’infrastrutture e dei trasporti (Lupi/Delrio): oltre 2.131.

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