Campagne elettorali, quanti pubblicano il rendiconto economico?

I titolari di cariche elettive devono dichiarare le spese sostenute per fare campagna elettorale e gli eventuali contributi ricevuti. Un obbligo non rispettato da tutti, e previsto anche per chi non ha avuto nessun movimento economico.

Il 68,47% dei parlamentari pubblica il rendiconto economico di entrate e uscite sostenute per la campagna elettorale. La percentuale di quanti rispettano questo obbligo di legge è più alta alla camera che al senato: il 73,52% dei deputati pubblica dettagli su spese e contributi elettorali, contro il 58,41% dei senatori. Il gruppo che fa meglio sia alla camera che al senato è il M5s, rispettivamente con il 93,41% e l’88,89% di dichiarazioni elettorali presentate. Fra tutti i gruppi parlamentari, il primato negativo spetta a Cor, tra i cui membri nessuno pubblica la dichiarazione elettorale.

Si fa notare per consistenza anche un altro dato. Quello dei parlamentari che dichiarano di esser stati eletti senza avere necessità di spendere un solo centesimo per promuovere la propria candidatura o per propagandare le proprie idee.

Per legge tutti i parlamentari devono presentare il rendiconto elettorale anche se non hanno avuto spese o entrare. In quel caso per quelle voci dichiareranno 0 euro. E infatti su 647 politici che hanno presentato la dichiarazione elettorale, 266 (il 41%) affermano di non aver ricevuto contributi e non aver speso nulla  per fare campagna elettorale.

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