Decreto Missioni primatista in Parlamento

Da anni il Decreto Missioni è discusso e approvato in tempi record. In media ci sono voluti 40 giorni dalla presentazione dell’atto al voto finale, per il resto dei Decreti almeno 50. Voto sempre bipartisan. 

Il numero di giorni necessari affinché una proposta diventi legge dipende in gran parte da quale soggetto formula la proposta. Nelle Legislature XVI e XVII, mediamente l’iniziativa del Parlamento ha avuto bisogno di quasi tre volte il tempo necessario all’iniziativa del Governo (384 giorni vs 139).

All’interno delle proposte del Governo, ci sono i Decreti Legge che per natura costituzionale hanno dei tempi di approvazione molto limitati. In media nella XVI Legislatura i Decreti Legge sono stati convertiti in 48,2 giorni, dato cresciuto leggermente nel corso dell’attuale Legislatura fino a 53 giorni. 

Anche fra i provvedimenti che per natura devono essere rapidi, il Decreto Missioni si contraddistingue per la brevità del suo iter. Mediamente nelle ultime due Legislature infatti sono stati necessari solamente 40 giorni per la sua approvazione. Non solo, le ore effettivamente utilizzate per discutere l’atto sono notevolmente inferiori rispetto alla media.

Andando a prendere alcuni provvedimenti particolarmente significativi dell’attuale Legislatura, vediamo come il Decreto Missioni viaggi a tutt’altra velocità. Sono state sufficienti per la sua approvazione appena 23 ore di dibattito parlamentare (fra Aule e Commissioni) quando ad esempio per il Decreto Imu ne sono servite 70.

Uno dei principali atti della politica estera italiana viene discusso in tempi rapidissimi, e soprattutto con un sostegno costantemente bipartisan. Negli anni infatti, la maggioranza di Governo si è sempre notevolmente allargata quando si è trattato di votare l’atto.

 

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