Perché i gruppi parlamentari devono finire l’anno in attivo?

Dopo vari scandali a livello regionale, l’attenzione dell’opinione pubblica si sta focalizzando sul tema del finanziamento pubblico ai gruppi politici. Tanti soldi, basti pensare che in un anno i gruppi di Camera e Senato hanno ricevuto l’equivalente di 2 anni di rimborsi elettorali.

Sempre più il finanziamento pubblico ai partiti si sta spostando dai rimborsi elettorali alle spese per il funzionamento e la gestione dei gruppi politici. Nel 2013 a questo scopo sono stati impiegati: 29,39 milioni di euro nelle regioni, 38,50 milioni di euro nel Parlamento nazionale e 58,78 milioni di euro al Parlamento Europeo.

Stiamo parlando di soldi che vengono utilizzati dai vari gruppi parlamentari, regionali ed europei per il loro funzionamento, le loro attività politica, e la gestione del proprio personale. E’ normale e sacrosanto che i gruppi politici presenti nella varie istituzioni (regionali, nazionali ed europee) ricevano dei soldi per la loro sussistenza, ma è anche giusto cercare di capire quale sia la portata di questo fenomeno.

Perché se da un lato lo Stato ha iniziato a chiudere il rubinetto dei rimborsi elettorali, dall’altro ha lasciato intatto quello del contributo ai gruppi. Tra Camera e Senato, in un anno di finanziamento ai gruppi, i partiti politici hanno ricevuto l’equivalente di due anni di rimborsi elettorali.

Stiamo evidentemente parlando di tanti soldi, e anche qua potenzialmente problemi non ce ne sono. I dubbi e le perplessità sorgono però quando si va a vedere il bilancio dei gruppi parlamentari nella loro interezza, e si scopre che tutti, ma proprio tutti, i gruppi di Camera e Senato hanno finito l’anno in attivo . Complessivamente parliamo di un surplus di 15 milioni di euro. 

I soldi non spesi, come dice Regolamento di contabilità dei Gruppi parlamentari, finiscono in uno speciale fondo, ovviamente vincolato a spese istituzionali. Soldi che sono versati all’entrata del bilancio di Camera e Senato decorsi cinque anni dal termine della legislatura.

Il perché di così tanti soldi erogati, quando poi ne vengono spesi molto di meno, rimane il quesito da risolvere. Come se non bastasse, bisogna ricordare che questi soldi sono destinati solamente alle funzioni istituzionali dei gruppi parlamentari, e non stiamo quindi considerando gli stipendi dei parlamentari.

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