Sul Documento di Economia e Finanza il Governo passa grazie al voto dell’ex 5stelle Orellana. Def approvato al Senato per il rotto della cuffia, con la soglia a quota 160, la maggioranza ottiene 161 voti.
La nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2014 ottiene il via libera da Camera e Senato. Il voto a Palazza Madama, ramo in cui la maggioranza ha un margine sottilissimo, ha visto come protagonisti molti eletti in partiti di opposizione. Con la soglia da superare a quota 160, il Governo di Matteo Renzi ha infatti ottenuto solamente 161 voti.
In particolare sono stati tre i voti che hanno salvato la maggioranza, tutti provenienti da Senatori eletti originariamente in partiti di opposizione. I primi due, Paolo Naccarato e Michelino Davico, sono entrati a Palazzo Madama con la Lega Nord prima di passare entrambi al Gruppo Grandi Autonomie e Libertà.
Il terzo, e questo forse fa ancora più scalpore, è stato eletto con il Movimento 5 Stelle. Stiamo parlando del Senatore Luis Alberto Orellana, sfiduciato dai grillini a febbraio, che fa ora parte del Gruppo Misto. Il suo voto, destando tantissime polemiche dai parte dei suoi ex colleghi di partito, è risultato decisivo per l’approvazione finale della nota di aggiornamento del Def.
il dettaglio del voto al Senato
Per approfondimenti:
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Avete dimenticato di dire che DOMANI Orellana, per il suo contributo a sostegno della maggioranza, sarà premiato con la prestigiosa nomina a Presidente della Delegazione INCE (Iniziativa Centro Europea) da parte della maggioranza PD.
Il tornaconto personale vince sempre.
Allora, uno così, hanno fatto bene a buttarlo fuori dal M5S o no?
Visto che i voti contrari sono stati solo 93, i voti dei tre senatori suddetti non sono stati per niente determinanti. Meno male che qui si dovrebbe informare…