Juncker ’14 vs Barroso ’09: i discorsi di insediamento a confronto

Abbiamo confrontato il discorso d’insediamento del nuovo Presidente della Commissione Europea Junker con quello del suo predecessore Barroso. In quattro anni, i focus programmatici sono completamente cambiati. Le nuove priorità sono crescita, occupazione e investimenti.

Dopo le elezioni per il Parlamento Europeo di fine maggio, si è finalmente arrivati alla nomina del Presidente della Commissione Europea. A vincere la corsa alla poltrona è stato il popolare Jean-Claude Juncker, politico lussemburghese del Ppe. Il 15 luglio scorso ha tenuto il suo discorso programmatico intitolato: “Un nuovo inizio per l’Europa. Il mio programma per l’occupazione, la crescita, l’equità e il cambiamento democratico.

Per cercare di capire quanto sia cambiata l’Europa in questi anni, abbiamo confrontato il discorso di Juncker con quello del suo predecessore Barroso, tenutosi quattro anni fa, il 15 settembre del 2009. Semplicemente analizzando le parole utilizzate più spesso, molti aspetti interessanti escono fuori.

Ovviamente in cima alla classifica della parole pronunciate più frequentemente abbiamo Europa, Commissione e Stati Membri. Le differenze arrivano dopo, e sono sintomatiche del tempo che è passato. Nel 2009, anno di rielezione di Barroso, l’Europa era in piena crisi economica.  Non stupisce quindi che in cima alla classifica troviamo concetti come crisi, sociale e bisogno.

A seguire, e sempre sul filone socio-economico, troviamo mercato, innovazione e soprattutto solidarietà.  L’Europa era in balia di spread, debito e disoccupazione, e Barroso giocò fortemente sulla necessità di un forte impegno dell’Unione per uscire dalla crisi.

Quattro anni dopo le cose sono cambiate, e soprattuto il tono utilizzato. Il mercato è sempre al centro del discorso, ma non più sotto un’ottica negativa e pessimista, ma come spunto per un futuro migliore. Crescita, investimenti, diritti e soprattutto occupazione: queste le parole che più spesso vengono citate.

Simbolico di quanto i tempi siano cambiati, è il fatto che la parola crisi nel discorso di Barroso fosse la 4° più frequente, diventata poi la 26° in quello di Juncker.

Barroso vs. Juncker: le parole più frequenti del discorso

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