Verso le Europee: ma si può uscire dall’Euro?

Da fantomatici referendum alla causa principale della crisi, l’euro sempre al centro del dibattito politico. Rappresenta il più grande step nell’integrazione europea, ma si può realmente uscire dall’Euro? Come si fa?

Nasceva nel 1999 con 11 paesi, oggi l’euro è la moneta unica di oltre 330 milioni di cittadini che vivono nei 18 paesi dell’area dell’euro. L’ultimo paese ad entrare nell’Eurozona è stata la Lettonia, entrata a gennaio 2014, abbandonando la propria valuta nazionale.

Tutti i paesi che hanno adottato l’Euro, fanno parte dell’Unione Economica e Monetaria, che rappresenta l’evoluzione naturale del mercato unico europeo.

L’euro non è la moneta di tutti gli Stati membri dell’UE. Due paesi (Danimarca e Regno Unito) hanno ottenuto nel trattato una deroga permanente (opt-out) che li esonera dalla partecipazione all’area dell’euro, mentre altri paesi (molti dei nuovi Stati membri più la Svezia) non hanno ancora soddisfatto le condizioni per l’adozione della moneta unica. 

Il punto centrale della discussione è semplice: si può realmente uscire dall’Euro? Molti sostengono che un fantomatico referendum per l’uscita dall’Euro non avrebbe senso, principalmente per motivi costituzionali. L’ Art. 75 della nostra Costituzione dice infatti:

Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali

Al di la di considerazioni prettamente legate al nostro assetto costituzionale, è importante notare come l’argomento rappresenti un po’ un buco normativo anche a livello europeo. Di fatto un processo di uscita dall’Euro non esiste, principalmente perché una clausola di uscita dall’Unione Economica e Monetaria non è stata inserita nel trattato. I perché possono essere vari, ma il nocciolo della questione è che per molti, una ipotetica per quanto improbabile uscita dall’Euro, significherebbe anche a un’evitabile uscita dall’Unione Europea stessa.

Da alcuni considerato il motivo del prorogarsi della recente crisi economica, per altri l’elemento che ha salvato il nostro Paese da una catastrofica fine. E ancora, per alcuni l’elemento che ha reso l’Italia realmente competitiva sul mercato internazionale, per altri, un affronto alla nostra sovranità nazionale, che ci rende incapaci di controllare la nostra economia.

Data quindi la sua importanza, abbiamo deciso di inserirlo fra i temi di VoiSieteQui. In questo modo chiediamo ai partiti di prendere posizione e al tempo stesso invitiamo i cittadini ad esprimersi e confrontarsi su un punto fondamentale per la politica italiana ed europea.

I Paesi con l’Euro (in verde) e quelli senza (in rosso)

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