Le promesse sospese, come le Province…

Quello dell’abolizione delle Province è stato tra gli slogan più sfruttati della campagna elettorale 2008. Tanto che abbiamo dovuto includerlo tra i 25 temi più importanti dell’agenda politica per l’edizione 2008 di voisietequi (il test politico-elettorale per capire chi votare). E su questa che pareva una questione “chiave” della politica italiana, simbolo di tutti gli sprechi e le inefficienze italiche, abbiamo registrato le posizioni di tutti i partiti presenti al voto. In quasi tutti i casi abbiamo ottenuto la risposta diretta dei partiti, in altri abbiamo documentato la posizione del partito attraverso i programmi elettorali e le dichiarazioni pubbliche. In questa pagina trovate raccolte le posizioni dei partiti e in quest’altra pagina ci sono le fonti che documentano in particoalre le posizioni di PD e UDC, che non hanno risposto al nostro questionario.

Finalmente martedì 13 ottobre 2009, la proposta di “abolizione delle Province” (C. 1990) avanzata dall’On. Donadi (IdV) è arrivata in Aula della Camera. Ma lì si è fermata. E’ stata, cioè, votata la “questione sospensiva” che equivale ad un rinvio indeterminato della riforma, da sospendersi in attesa di capire contenuti e portata di quella con cui il Governo intenderebbe riordinare tutte le autonomie locali, la cosiddetta “Carta delle autonomie”.
Al di là del merito della questione, che l’abolizione sia cosa buona o meno, è utile confrontare gli impegni prima delle elezioni di leader e partiti con il voto espresso alla Camera (vedi come hanno votato).

Popolo della Libertà: favorevole alla abolizione – favorevole alla sospensione della legge di abolizione
Partito Democratico
: tendenzialmente favorevole alla abolizione – contrario alla sospensione della legge di abolizione
Italia dei Valori
: favorevole alla abolizione – contrario alla sospensione della legge di abolizione
Unione di Centro
: favorevole alla abolizione – contrario alla sospensione della legge di abolizione
Lega Nord
: contrario alla abolizione – favorevole alla sospensione della legge di abolizione

Da notare che la sospensione è passata con soli 3 voti di scarto. Due deputati del PD hanno votato contrariamente alle indicazioni del Gruppo (uno favorevole, un astenuto, ribelli dunque) e altri 25, sempre del PD, erano assenti al voto.

10 pensieri su “Le promesse sospese, come le Province…

  1. gaetano

    Grande occasione perduta. Ci facciamo male da soli per poi lamentarci dando la colpa ad altri. Molti parlamentari del pd non meritano piu’ nessuna fiducia politica.Ma chi erano gli assenti?E quei due imbecilli che hanno votato contrariamente alle indicazioni,chi sono?Forse hanno amici o parenti o amanti che “lavorano”alla provincia? che delusione,che immensa delusione !!!! Ingrati,non avrete mai piu’ il mio voto!!!!!!!!

  2. Dante

    la cosa più vergognosa è il menefreghismo degli italiani, perché vergognosa direte! tutti o quasi sono felici di essere presi per i fondelli, fingono di credere a questi ciarlatani in tal modo non devono impegnarsi in azioni che potrebbero salvare l’Italia. Altro che migliori del mondo, l’italiano è un vile, lecca….aspetta che siano gli altri a toglierli dai guai, ma gli altri non sono finlandesi, svizzeri o tedeschi, sono italiani e quindi…… si ricomincia
    POVERI BIMBI AI QUALI GENITORI INERMI ED EGOISTI LASCERANNO UN MONDO DI……

  3. Corrado SFACTERIA

    Non credo che rimpiangere uno Stato unitario frantumatosi in regioni dagli Statuti più esaustivi di una Costituzione che è oggetto di istanze riformistiche,probabilmente per concedere una indipendenza statuale alle regioni anche a supposto statuto e vessillo ordinario, si il mezzo migliore per definire anomalie nelle decisioni di dare attuazione a istituti regionali ippotizzati in critici tempi storici ma che comunque prevedevano con solennità lìabolizione di balzelli ed oneri per mantenere in vita inutili doppioni di competenze e di obblighi di controllo.
    A meno che, correttamente. il mantenimento delle Provincie non mantenga la inespressa decidsione di mandare in soffitta gli statuti e le regioni per ridare dignità al popolo italiano.Con il D.Lgs.25-2-1995 ,n.77 si è armonizzata la contabilità degli enti locali con quella statale: la creazione di un quadro organico di principi contabili ha dato un definitivo colpo di spugna alla pletora di norme che in modo poco omogeneo e disorganizzato si erano accavallate in circa 80 anni. Non so chie era al governo in quel periodo ma crtamente non c’era la Lega !
    Un grsso errore del d.lgs.7795 è stato quello di prevedere la nomina di un commissario ad acta per il risanamento finaznziari di Provincie e Comuni invece che l’abolizione delle Provincie e la scarsità di poteri dell’organo di revisione stante anche la presenza di revisori fra gli eletti nei consigli comunali senza averne revisto la incompatibilità fra l’iscrizione nel registro dei revisori e carihe elettive così come il mancato controllo sulle modalità trasparenza pubblica delle proceduredi scelta dei dottori commercialisti e ragionieri iscritti agli albi.
    Anche il redniconto delle Regioni si presterebbe a critiche
    stante che a norma dell’art.25 della L.33576 il conto finanziario doveva corrispondere ad preciso ordine e vieppiù importanti i conti giudiziali.
    Mi sembra un controsenso che ci si possa ricandidare nelle regioni,provincie ,comuni ,comunità montane senza avere reso il conto e che questo si possa restrinegere aun perido limitato di gestione del bilancio.
    Quando si parla di immunità occorre precisare che tale immunità non può essere estesa ai giudizi di conto e questi riguardano ogni forma di contabilità dello Stato e degli enti che ricadono nelle stesse responsabilità o meriti previsti dalle regole..

  4. Corrado SFACTERIA

    Che non venga a qualche esaltato di finanza facile di intrdurre anche le addizionali per le provincie!
    Sarebbe ora che venissero abolite le asssurde addizionali regionali e comunali di invenzione macchiavellica anche se siamo in regime repubblicano.
    Ma stiamo ai fatti.L’ici è UNA IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI.Il presidente del Consiglio ha impedito un arricchimento sproporzionato degli enti locali che portava ad uno sperpero propagandistico di denaro punbblico con l’abolizione dell’ICI sulla prima casa.
    E’ evidente che dovrà far seguire l’abolizione completa di questa imposta che offende i sacrifici di quanti hanno sacrificato le loro energie per garantirsi una proprietà immobiliare sulla quale viene esercitata la logica comunista della condanna della proprietà privata al di fuori delle case popolari secondo graduatorie gestite da enti [IACP? ]presieduti da figure partitiche.
    Nessuno ritengo si sentirebbe di negare il diritto degli enti locali di tassare il suolo pubblico: partecipazione alla tassa di possesso di autovetture( negligenza per coloro che non hanno provveduto a realizzare un proprio garage?) e partecipazione alla polizza per l’assicurazione resa obbligatoria ?.Evidentemente pagherebbero soltanto quelli che chiedono ed ottengono di occupare come diritto esclusivo suolo pubblico gratuitamente, con la parodia della residenza sul suolo di fronte alla sua abitazione per la quale,se in affitto, non paga ICI.
    Ma è un’altra la stortura dell’ICI che trova fondamento nell’accidia degli uffici comunali .Mi domando: se l’imposta colpisce l’immobile, che non è esente, secondo determinati parametri che danno luogo al calcolo della somma da versare perchè gli uffici comunali si ostinano,falsando l’interpretazione delle fonti normative, a pretendere, nel caso che vi siano diversi proprietari, che ciascun proprietario versi la propria quota?
    Ma perchè non considera solo se la somma versata corrisponde alla imposta da versare anche se l’F24 o il boloettino postale ed il versamento è stato effettuato da uno solo degli intestatari dell’immobile?
    Riscuote anche la percentuale dalle Pioste spa o dalle tesorerie bancarie ? O si tratta solo di accidia?
    Il dilemma va sciolto da qualche sveglio parlamentare.
    Occorre ,poi, che si valuti, visto che c’è l’informatica che invece di limitarsi ad inviare i bollettini postali prestampati ai titolari d’imposta sugli immobili venga aggiiunto abche l’importo ,visto che il Comune possiede tutti i dati degli onesti. Si dia da fare a scoprire gli evasori ai quali,evidentemente ,non spedisce i bollettini.
    Superfluo aggiungere che occorre imporre agli addetti agli uffici comunali di tesoreria di verificare entro l’anno o al massimo entro due anni,salvo prescrizione, se le somme versate sono quelle dovute.
    Diventa peculato per distrazione essere al corrente di una svista involontaria o volontaria del contribuente e tenere ferme le pratiche per cinque anni per notificare con le sanzioni etc.
    Occorre prevedere la responsabilità del personale al quale è affidata la gestione dell’ICI ed obbligarlo a rimetterci di tasca sua per omissione intenzionale di atto dovuto nei confronti di residenti e non che versano una assurda imposta dalle molteplici e strane esenzioni celestiali o non.Possibile che si assista ,come a Pietra ligure allo sperpero di milioni in gettate di cemento per opere non porate a termine e da rimuvere con ulteriori costi o a lecenze di palazzoni in aree di capannoni alla spalle del supermercato Basko in via Crispi o a svntolio di bandiere nell’area per le roulotte anche se poco distante c’è il cimitero e non si vedono idonee latrine .Che mettano tutto nel maleodorante depuratore sul marciapiede della principale via di transito di pedoni residenti o villeggianti?
    Che dire poi dello smaltimeto dei RSU !-Non solo non è stato fatto un regolamento che chiarisca a quale cassonetto(in attesa della raccolta differenziata porta a porta)debbono essere conferiti i propri rifiuti ma non si creano
    spazi per il deposito dei bidoni per rifiuti di qualsiasi tipo nelle zone dove non c’è posto per i cassonetti.
    D’accordo occorre avere pazienza ed aspettare che gli ibecilli capiscano da soli che non è il caso che pretendano di amministrare ma chi rappresenta gli italiani in Parlamento non può regolare l’orologio e dare la sveglia a chi pensa solo alle riunioni per investire dove c’era un cantiere navale superato trascurando i bisogni per soddisfare i quali ha chiesto di essere eletto.
    Mi guarderei bene di accettare di fare l’amministratore per gli altri se capisco che non è il mio ruolo .

  5. Corrado SFACTERIA

    Non mi aspettavo che Bersani ironizzasse sulla affermazione di Versace che ci sono troppi politici.Secondo Bersani la politica la debbono fare a vita quelli che giò riscuotono la indennità! Mi sembra che da tutti i partiti ci sia l’opzione per ridurre il numero dei parlamentari.Aggiungerei che non si può essere eletti deputati per più di due legislature per dasre un senso alla democrazia popolare e non di credibilità partitica.
    Versace ha richiamato l’attenzione sul fatto che continuano ad esserci le Provincie.Ma ci sono anche i Comuni e mi sembra che la loro gestione non si sia ammodernata in senso democratico dalla primitiva impostatzione monarchico-fascista. Meglio creare delle agenzie amministrative del territorio e spetterla con i podestà camuffati da sindaci.
    Con la protezione dei notabili della politica si sentono autorizzati a trattare in modo incivile ed antidemocratico quei cittadini che intendono richiamare la loro attenzione su problemi che investono interessi collettivi non fosse altro anche il rispetto dovuto al Tricolore.
    Ma il colmo è che impiegati del Comune invece che limitarsi a sottoscrivere atti con la loro qualifica funzionale all’interno dell’autarchia comunale si gonfiano con altisonanti titoli accademici mentre trascurano di riconoscere gli stessi cittadini residenti che hanno diritto al rispetto dei loro titoli accademici rilasciati in nome della Repubblica italiana. C’è da credere che la dignità sociale appartiene a palloni gonfiati che sono riusciti a insediarsi nei piccoli centri per sentirsi meno soggetti a controllo delle loro prevaricazioni.
    Anche qui bisogna chiamare in causa il PCI che per garantirsi l’omerta dei dipendenti comunali ed in particolare dei segretari comunali mezzo statli e trequarti della polica vincente non hanno fatto niente per fare dei Comuni una cosa seria statccata dagli obiettivi più cruenti della gerarchia fascista in base alla logica dei federali comunisti entrata nel DNA dei pidiessini sostenuti, ingenuamnente,dal perituro Di Pietro.
    E’ ora di ridare dignità al pezzo di carta altrimenti deve diventare obbligatorio il Lei per tutti e la perdita del posto per dipendentio di enti pubblici che non si limitano a sottoscrivere in base alla responsabilià che li investe.
    Abolire la fascia tricolore per i Sindaci che ,avendone il dovere, non hanno fattto il servizio militare e non hanno .quindi.mai giurato di rispettare la Costituzione e le leggi dello Stato.

  6. Corrado SFACTERIA

    In una visione più realistica senza i connotati della politica mi sento di propendere per un assetto territoriale che abolisca non solo le provincie ma anche le regioni fino a rivedere l’aggregazione dei Comuni in agenzie del territorio a composizione mista statale e locale.
    Gli smottamenti,le alluvioni e gli stessi effetti sismici denotano che i mezzi di cui dispongono gli enti decentarti sono carenti o gestiti senza perizia.Molti cittadini del comune di Pietra ligure,ad esempio, si sono ritrovati espropriati dei contenitori dei rifiuti solidi urbani e con i bidoni dei bidoni dei rifiuti differenziati inevasi per mesi ed in particolare quelli per il vetro.A consolazione hanno trovato un contenitore marrone con un poster che illustra i vari colori dei saccheti da immetere nel contenitore: gialli per gli organici, verdi per la carta,rossi per il vetro, marrone per chissà che cosa, azzurri per il politico di turno e verdogmoli per la bile in corpo degli utenti.Pazzesco!Che sia frutto della legge sulla caccia.Ma chi ha partorito questa baggianata?
    Ma che razza di tarsu o tia si paga per arricchire gestori di servizi obbligatori che riversano sul fruitore del servizio a pagamento oneri e responsabilità che attengono alle amministrazioni.Secondo la distorta mentalità degli amministratori bisogna andare in Comune per ritirare qualche sacchetto mica tutti…Mi sembra che occorra rivedere la legge Basaglia o quanto meno sottoporre ad apposità visita per accertare la struttura mentale di chi gioca sulla pelle dell’indifeso cittadino: eppure si distingue fra maggioranza e opposizione.Che sia quest’ultima a suggeririre le scelte più deludenti?
    Il voto sulla pelle dei cittadini?Politica vecchia che non premia!

  7. Corrado SFACTERIA

    Cavour ,temendo la restaurazione degli Stati sovrani pre unitari, veva pensato bene di non spostare l’organigramma funzionale degli apparati amministrartivo dei vecchi governanti e della denominazione frazionaria della penisola italica. Il trattato di Postdam ha fatto intravedere la riuscita di stalin e Togliatti per una comunistizzazione dell’Europa stante la indisposizione fisiva del presidente americano, I costituenti pensarono ad un ordinamento regionale per poter manovrare meglio .
    La divisione autarchica del territorio in Comuni e provincie presupponva uno sforzo mentale superiore alle capacità di personaggi che erano stati a riposo funzionale per un ventennio. E’ arrivato il momento di abolire regioni, provincie e comuni e realizzare “Agenzie del territorio ” con rappresentanza di funzionari dello Stato e cittadini eletti in base a requisiti culturali o di esperienza lavorativa con durata non rinnovabile della carica per un triennio e controllo dell’operato alla cessazione.

  8. Corrado SFACTERIA

    Con decredo Presidenziale deve essere dichiarata la decadenza dei Presidenti di giunta o consiglio regionale che violano il titolo V della Costituzione attribuendosi ilk potere di Governatori anzichè attenersi agli artt.126 e segg. della costituzione della Repubblica.
    Norme debbono estendere il potere del commissario del governo perchè possa intervenire con richiesta di decadimento di quanti nell’organo regionale attentano anche verbalmente alla unità dello Stato.
    Nessuna spesa può fare carico al bilacio regionale se iscritta a capitoli di spesa diversa da quella che rientra nei compiti specifici dello Stato quale è quello dell’insegnamento della lingua italiana e non di dialetti di qualsisi specie che rientrano nell’ambito privatistico e non pubblico.

  9. Foxbat

    Poi Tremonti ci disse: Abolire le Provincie comporterebbe un risparmio piccolo, gli stipendi dei soli presidenti, perchè tutti gli altri verrebbero ricollocati. Traduzione: meglio dare anche quei soldi in stipendi, così voteranno per il loro partito (dx oppure sx)!

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