Lo stato fornisce alle formazioni politiche diverse agevolazioni indirette. Tra cui i rimborsi per gli spot elettorali e i fondi per integrare gli stipendi dei dipendenti in cassa integrazione. Solo per questi ultimi si parla di 15 milioni di euro per il 2014, 8,5 per il 2015 e 11,25 per quest’anno. Continua a leggere
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Il privilegio fiscale di cui godono i partiti
Dal 1993 l’iva ordinaria è cresciuta di 3 punti, dal 19 al 22%. Ma quest’aumento non riguarda le formazioni politiche: le loro spese in campagna elettorale sono tassate solo al 4%. Un regime speciale mai messo in discussione, e anzi progressivamente esteso negli anni. Continua a leggere
Dall’indennità dei parlamentari alle casse dei partiti
Anche il contributo che i parlamentari versano al partito di elezione è una forma finanziamento alla politica attraverso soldi pubblici, per varie ragioni. Innanzi tutto perché molto spesso è obbligatorio per statuto, ma può essere detratto come una donazione volontaria. Continua a leggere
Quanto incassano i partiti dal 2×1000
Tra 2014 e 2015 il numero di persone che indicano un partito a cui destinare il 2×1000 lievita da appena 16mila a più di un milione. Ma in entrambi gli anni tra le formazioni che attraggono più fondi da questo canale ricorrono sempre le stesse sigle. Continua a leggere
Quanto vale il gettito del 2×1000
Il primo anno è stato un flop, ma già l’anno dopo ha sortito risultati di cassa di tutto rispetto. La sottoscrizione volontaria della quota irpef sta diventando uno strumento vitale per le forze politiche, a dimostrazione del fatto che il finanziamento pubblico non è finito. Continua a leggere
I partiti che non incassano i rimborsi elettorali
Alcune forze politiche hanno scelto di rinunciare ai rimborsi elettorali. Altre invece sono decadute dal diritto di incassarli perché hanno mancato (volontariamente o no) di rispettare le condizioni stabilite dalla legge. Vediamo in dettaglio quali. Continua a leggere
Dalla fine dei rimborsi alle nuove vie del finanziamento pubblico
Tra 2012 e 2014 il sistema delle sovvenzioni ai partiti è stato cambiato due volte. L’abolizione dei rimborsi elettorali è stata (erroneamente) salutata come la fine del sostegno statale alle forze politiche, ma in realtà il flusso di soldi pubblici non si è mai interrotto. Ha solo cambiato modalità. Continua a leggere
“Sotto il materasso 2016”, il nuovo MiniDossier openpolis
Con l’abolizione dei rimborsi elettorali si è parlato di fine del finanziamento pubblico alla politica. Ma è davvero così? Abbiamo ricostruito il quadro dei soldi che i partiti ricevono dallo stato, osservando le tendenze emergenti in vista della fine dei rimborsi. Continua a leggere
L’eterno ritorno del finanziamento pubblico alla politica – infografica
Anche dopo il 2017, anno in cui si esauriranno i rimborsi elettorali per i partiti, le forze politiche continueranno a ricevere soldi pubblici attraverso una pluralità di canali. Ecco quali. Per approfondire leggi l’edizione 2016 del MiniDossier “Sotto il materasso”. Continua a leggere
Il peso delle quote associative sulle entrate dei partiti
In passato i partiti basavano la loro attività, anche economica, sugli iscritti, ma nella seconda Repubblica il loro ruolo è diventato marginale. Con l’abolizione del finanziamento pubblico le tessere potrebbero tornare ad avere un certo rilievo. Continua a leggere