Il ruolo dei contributi statali e regionali per le città italiane

I comuni possono contare anche su entrate da contributi statali e regionali. A questo scopo può essere interessante capire quali ne ricevono di più e quale ente contribuisce in misura maggiore. Il punto sui trasferimenti statali e regionali ricevuti dalle maggiori città italiane.

Per garantire il proprio funzionamento i comuni non fanno affidamento solo su risorse proprie, raccolte attraverso le imposte e tasse comunali. A queste entrate correnti possono aggiungersi anche quelle che derivano da contributi e trasferimenti da parte di altri enti. In particolare, i livelli territoriali direttamente superiori al comune: la regione di appartenenza e lo stato.

Stato e regione possono finanziare le entrate correnti dei comuni a vario titolo, e i loro trasferimenti compaiono in apposite voci del bilancio comunale.

Per quanto riguarda i trasferimenti dallo stato, la categoria 1 delle entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti include tutte le somme di denaro che lo Stato trasferisce, per diverse ragioni, al comune per contribuire alle sue spese di funzionamento

I trasferimenti dalle regioni invece compaiono in due voci distinte:

  • una (la categoria 2) comprende i trasferimenti correnti “ordinari”;
  • l’altra (la categoria 3) consiste nei fondi che la regione attribuisce al comune per funzioni delegate. In sostanza, la regione può delegare il comune a svolgere determinati servizi e funzioni per suo conto, compensandolo con un apposito contributo. Questo include tutte le somme di denaro che la regione trasferisce al comune per permettergli di svolgere determinati compiti che la regione stessa ha delegato all’ente locale, in aggiunta alle funzioni amministrative proprie.

Ma quanto valgono le entrate da regioni e stato per le maggiori città italiane?

Nel 2014, la città che ha ricevuto complessivamente più fondi da regione e stato è Trieste. In tutto si tratta di 711,56 euro pro capite, di cui la grande maggioranza arriva dal livello regionale (676,37 euro) e solo una piccola porzione dallo stato (35,19 euro per abitante).

Al secondo posto Roma. Nella capitale il contributo di stato e regione è più equilibrato, con una leggera prevalenza del primo, essendo rispettivamente a 273,86 e 225,17 euro pro capite. Terzo posto per Milano, dove torna a prevalere la regione, che ha contribuito con 229,15 euro per abitante a fronte dei circa 165 statali.

Tra le città che hanno ricevuto nel 2014 meno contributi e trasferimenti da stato e regione troviamo Padova, Torino, Bologna. Nella prima prevalgono i finanziamenti regionali, mentre nelle ultime due quelli statali.

Scarica le classifiche regionali (contributi regioni):

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