Dirigenti uomini e donne a confronto

Le amministratrici sono in media più istruite, più giovani e con minori legami di parentela nella società in cui ricoprono il ruolo. Ma il loro background ribadisce che si occupano per lo più di ruoli non esecutivi: le manager in senso stretto sono il 54,1% delle donne, contro il 76,5% degli uomini.

Sono aumentate di numero, anche se grazie agli obblighi imposti dalla legge 120/2011. Sono cresciuti per lo più gli incarichi non esecutivi, mentre i nomi femminili chiamati a svolgere i ruoli di maggior peso sono ancora rari, a volte rarissimi (sono solo 17 le amministratrici delegate). Eppure dal punto di vista “anagrafico” sembrano aver portato una ventata di rinnovamento.

Le amministratrici sono infatti mediamente più giovani, più istruite e con minori legami di parentela nella società in cui ricoprono il ruolo. In particolare le titolari di specializzazioni post laurea sono quasi il doppio degli amministratori. Ma il loro background è ulteriore conferma della minore presenza in ruoli esecutivi rispetto agli uomini. In effetti nel 2015 le manager in senso stretto sono il 54,1% delle donne mentre fra gli uomini i manager sono il 76,5% . Inoltre l’incidenza della provenienza dal mondo accademico è doppia per le donne rispetto agli uomini: il 12,2% delle amministratrici contro il 6,4% degli uomini. Questi due elementi si spiegano mettendoli in relazione alla forte incidenza tra le donne degli incarichi non esecutivi: solo le amministratrici indipendenti – cioè le figure non legate ai dirigenti esecutivi o agli azionisti, chiamate a vigilare nel solo interesse della società – sono il 68,56% delle amministratrici.

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