Quanto spendono i comuni per territorio e ambiente

Gli enti locali devono occuparsi di servizi e attività che vanno dalla programmazione urbanistica, alla protezione civile, dal servizio rifiuti alla cura dei parchi pubblici. Vediamo quanto valgono queste uscite nei bilanci delle maggiori città italiane.

Nell’ordinamento italiano, il comune è l’ente di maggiore prossimità con i cittadini. Per questa ragione, uno dei suoi compiti fondamentali è legato alla gestione, tutela e cura del territorio comunale. Questa “missione” racchiude in sé tanti tipi di attività diverse, con mansioni in carico a uffici differenti. Vediamo brevemente quali.

In primo luogo, compito del comune è assicurare una pianificazione territoriale e urbanistica omogenea. Questioni quali il consumo di suolo e la scelta delle aree edificabili vengono decise attraverso il piano di governo del territorio. In parallelo a questa funzione, anche quella di costruire gli alloggi popolari e in generale il sostegno all’edilizia pubblica.

Tra i compiti di tutela territoriale figurano le spese che il comune sostiene per i servizi di protezione civile, garantendo ai volontari e alle strutture preposte finanziamenti, mezzi e sedi. Vi sono poi i servizi pubblici essenziali erogati ai cittadini: quello di raccolta e smaltimento dei rifiuti e le spese per l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua. Infine, le spese destinate alla manutenzione di parchi pubblici, giardini e altre aree versi.

Una serie di funzioni molto ampia, con un costo che va ad impattare sui bilanci comunali. Infatti assicurare la tutela ambientale del territorio che amministra costa al comune una quota delle sue risorse. Attraverso openbilanci.it, possiamo verificare l’entità di questo costo pro capite nelle città italiane superiori ai 200mila abitanti.

Probabilmente anche a causa delle peculiarità del territorio lagunare, la città che nel 2014 ha speso di più nella tutela dell’ambiente e del territorio è Venezia. Il capoluogo del Veneto spende poco meno di 450 euro per abitante in questo tipo di attività, seguito da altre due città del nord e due del sud: Napoli (419,22 euro), Padova (405,30 euro), Milano (379,44 euro) e Catania (358,34 euro).

Sei città, equamente divise tra nord, centro e sud, spendono attorno ai 300 euro per ogni cittadino. Si tratta di Firenze, Roma, Torino, Genova, Palermo e Bari. I centri che spendono meno sono Bologna, Trieste e Verona. Quest’ultima spende poco meno di 200 euro pro capite per le funzioni legate a territorio e ambiente.

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