I paesi che spostano più fondi di cooperazione sui rifugiati

Il fenomeno è comune in molti paesi del comitato per l’aiuto allo sviluppo dell’Ocse, ma l’Italia è tra i capofila della tendenza ed è al terzo posto per percentuale di aiuto pubblico allo sviluppo destinata a richiedenti asilo e beneficiari.

La spesa destinata ai rifugiati risulta in aumento nella grande maggioranza dei paesi Dac, e in particolare nell’ultimo anno è evidente un’impennata in due paesi: Germania e Svezia. Canada e Giappone sono invece le uniche nazioni dove la voce di spesa risulta in calo. Invece in Francia si registra un andamento nel tempo un po’ più altalenante. In Italia si passa dai 2milioni e 600mila euro spesi nel 2010 agli oltre 885milioni di euro del 2015.

L’Italia è il quinto paese, all’interno del comitato Dac, che spende di più in termini assoluti per la gestione dei rifugiati. Se però questa spesa viene messa in relazione ai fondi messi a disposizione per l’aiuto pubblico allo sviluppo il nostro paese occupa la terza posizione. Il 25,55% dell’aps rimane infatti da noi e viene usato, invece che per i progetti di cooperazione, per la gestione dei rifugiati. La Svezia, che è seconda in termini di spesa assoluta, è prima nella classifica in percentuale sull’aps.

In Germania nell’ultimo anno la quota destinata ai rifugiati è aumentata di oltre 15 punti percentuali: dall’1,03% del 2014 al 16,83% del 2015. In Slovenia si passa invece dallo 0,13% del 2014 al 9% del 2015.

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