L’aiuto pubblico allo sviluppo senza le spese per i rifugiati

Per dimostrare che i fondi per la cooperazione sono gonfiati da risorse che restano nei paesi donatori basta fare il conto senza la voce rifugiati. E guardare l’andamento nel tempo per notare l’esplosione degli ultimi anni delle cifre conteggiate in questo modo, in particolare per l’Italia. 

Nel 2010 la quota di aps destinata ai rifugiati era quasi irrilevante nei paesi g7, tanto che se si sottrae questa voce di spesa per quell’anno si scende poco sotto il 100%. Nel corso di pochi anni però si assiste a un progressivo calo del valore di aiuto pubblico allo sviluppo senza la quota per rifugiati.

L’Italia è il paese con il cambiamento più evidente: dal 99,88% di aps “pura” arriva 5 anni dopo al 74,44%. L’altro paese con il calo più consistente di aps al netto dei rifugiati è la Germania, dove si passa dal 99,37% del 2010 all’83,17% nell’ultimo anno.

All’opposto tra i paesi g7, il Canada è l’unica nazione in cui l’aps aumenta anche senza considerare la quota per la gestione di quanti richiedono asilo.

27

Per approfondire: