In Italia ci sono 108 detenuti ogni 100 posti letto

Secondo le regole ciascun carcerato dovrebbe avere nove metri quadrati, più 5 per ogni persona in più. Ma ancora oggi – nonostante i miglioramenti dopo la condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo – i posti disponibili sono meno del necessario.

In base ai dati del ministero della giustizia, al 30 giugno 2016 risultano 54.072 le persone detenute nei 193 istituti di pena in Italia. Un numero in diminuzione rispetto agli anni passati, quando superavano ampiamente i 60mila.

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Ciò nonostante, i posti letto disponibili sono 49.701, dunque ancora insufficienti rispetto alle necessità. Il ministero stima il numero di posti necessari con lo stesso criterio con cui in Italia viene concessa l’abitabilità: 9 metri quadri per ogni detenuto, più 5 mq aggiuntivi per ogni detenuto in più. Nel 2013 la Corte europea dei diritti dell’uomo con la sentenza Torreggiani ha condannato l’Italia perché i detenuti disponevano di uno spazio addirittura inferiore ai 3 metri quadri. Da allora la situazione è migliorata, ma il tasso di affollamento è ancora superiore al 108%.

Osservando la situazione regione per regione, la Sicilia ospita il maggior numero di carceri (23), seguita da Toscana e Lombardia, con 18 istituti ciascuno. Quest’ultima è la regione con più detenuti (7.967), seguono Campania (6.889), Sicilia (5.899) e Lazio (5.893). La regione con il minor numero di carceri e detenuti è la Valle d’Aosta, con 176 reclusi in unico istituto.

Osservando la composizione di chi vive nelle carceri italiane, notiamo che la popolazione carceraria è quasi completamente maschile. Dei 54.072 detenuti in Italia, le donne  al 30 giugno 2016 – sono solo il 4,2% del totale. Molto più nutrita la percentuale di stranieri alla stessa data: 33,6%, contro una media europea attorno al 20%.

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