L’ipotetico calendario del senato a rinnovo parziale – speciale referendum

Con la vittoria del sì al referendum il senato non verrebbe più votato in un’unica tornata come oggi: 95 senatori su 100 sarebbero eletti di pari passo con il rinnovo dei consigli regionali. Vediamo in che ordine le regioni selezionerebbero i loro senatori di qui ai prossimi anni.

Oggi il senato si rinnova interamente ogni 5 anni, e viene eletto a suffragio universale insieme alla camera dei deputati. La riforma invece prevede che i futuri senatori vengano eletti contestualmente ai consigli regionali: tutte le volte che una regione andrà al voto, il consiglio regionale neoeletto sceglierà i senatori che gli spettano (di cui uno sarà un sindaco e gli altri – o l’altro, nel caso in cui la regione possa eleggere solo due senatori – saranno consiglieri regionali).

In via transitoria, in base alle disposizioni della riforma costituzionale, se nel referendum vince il sì, le camere dureranno fino alla scadenza naturale, per poi essere sciolte entrambe. Ma il presidente della repubblica indirà le elezioni solo per la camera dei deputati; il senato si costituirà entro 10 giorni dalla prima riunione della camera dopo le elezioni politiche. Quindi in prima applicazione della riforma, il senato verrà eletto in blocco dai consigli regionali.

A regime invece ogni elezione regionale comporterà un rinnovo parziale del senato. Il calendario elettorale dei prossimi anni detta tempi e modi di questo avvicendamento:

Il primo rinnovo potrebbe svolgersi già l’anno prossimo, se si tenessero elezioni politiche anticipate. In quel caso, dopo le regionali in Sicilia del 2017, l’assemblea regionale siciliana eleggerà i 7 senatori (6 consiglieri regionali e un sindaco) che spettano all’isola.
Nel 2018 si rinnoveranno 8 consigli tra regionali e provinciali: Lombardia, Lazio, Molise, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta. I consigli neoeletti rinnoveranno in tutto 34 senatori (14 in Lombardia, 8 nel Lazio, 2 ciascuno in Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e province autonome di Trento e Bolzano).
Nel 2019 le 5 regioni che andranno al voto (Abruzzo, Piemonte, Calabria, Emilia Romagna, Sardegna) eleggeranno 21 senatori, dai 7 del Piemonte ai 2 dell’Abruzzo. Nel 2020 la tornata elettorale coinvolgerà 7 regioni: 9 in Campania, 2 in Liguria, 2 nelle Marche, 6 in Puglia, 5 in Toscana, 2 in Umbria e 7 in Veneto, per un totale di 33 nuovi senatori.

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