La mappa dei commissariamenti in Italia

Le amministrazioni straordinarie vengono disposte in tutto il paese. L’impatto è però più forte nel mezzogiorno, anche se la percentuale di consigli comunali sciolti al nord è in aumento. Uno sguardo a come è cambiata negli anni la situazione nelle regioni italiane. 

I commissariamenti sono senza dubbio un fenomeno nazionale. Dal 2001 al 2014 è stato registrato almeno uno scioglimento in ben 18 delle 20 regioni italiane. Sei regioni da sole collezionano il 70,36% dei casi. Nell’ordine sono: Campania (18,28%), Lombardia (13,46%), Calabria (12,29%), Puglia (9,39%), Piemonte (8,39%) e Lazio (8,01%).

Mettendo il tutto su mappa, appare ancora più evidente la diffusione del fenomeno. Le regioni con i numeri più consistenti si trovano sia al meridione (Campania e Calabria) che al settentrione (Lombardia). Solo Friuli-Venezia Giulia e Valle-d’Aosta non hanno avuto amministrazioni sciolte negli anni esaminati. Il record di commissariamenti in un singolo anno spetta alla Campania, dove nel 2009 ci sono stati ben 43 consigli comunali sciolti.

Ci sono state amministrazioni straordinarie in tutto il territorio nazionale. Ma alcune differenze sono evidenti, anche se con il tempo sono andate attenuandosi. Nel 2001 il 60,50% dei comuni commissariati era al sud, il 28,70% al nord e il 10,80% al centro. Nel 2014, ultimo anno di rilevazione, il sud e le isole scendono al 45,80%, mentre il nord e il centro salgono rispettivamente a 36,60% e 17,60%.

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