Milano, in calo l’indebitamento pubblico

Abbiamo analizzato il livello di esposizione delle casse comunali sotto due punti vista: debito rispetto alle entrate correnti e capacità di smaltire i residui passivi. Entrambi gli indicatori sono migliorati nel corso del decennio. Ma sono anche diminuiti gli investimenti. 

Nel 2007, il livello di indebitamento superava il 244% rispetto al bilancio; nel 2014 la cifra è scesa al 159,68%. Non si è trattato comunque di una discesa lineare. In appena un anno, nel 2008, è calato di circa 60 punti percentuali, arrivando al 184,94%. L’anno successivo è risalito, attestandosi per tre anni attorno al 200%. Nel 2012 e nel 2013 il livello è sceso al 147%, per poi crescere al 159% nell’ultimo anno rilevato, il 2014.

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Nel periodo analizzato è anche costantemente cresciuta la capacità di smaltire i residui passivi, cioè gli impegni di spesa che il comune ha contratto e contabilizzato nel corso dell’anno, senza riuscire a pagarli materialmente entro il 31 dicembre. Si tratta, di fatto, di debiti che il comune ha assunto con altri soggetti, generalmente le imprese cui sono appaltati lavori pubblici oppure forniture di beni o servizi. Per questo capire quanto un comune riesca ad onorare tali impegni può darci la misura di quanto sia in grado di sostenere la propria esposizione.

Nel 2007 la capacità di smaltimento era poco sopra il 16%, e – pur in crescita – si è mantenuta sotto il 20% anche nei due anni successivi. Nel 2010 è salita al 27%, crescendo di circa un punto percentuale in ciascuno dei due anni seguenti. Nel 2013 ha raggiunto il 37,75%, per arrivare al 46,61% nel 2014.

Dunque nel corso del periodo considerato (2007-14) entrambi gli indicatori hanno registrato un miglioramento, esprimendo una maggiore capacità del comune di far fronte ai propri debiti. Questo dato, certamente positivo, va comunque letto in parziale relazione con quello relativo agli investimenti. Sebbene Milano resti di gran lunga la città con la propensione ad investire più alta, il livello di investimenti pubblici, dopo la crisi, è calato drasticamente. Questo con ogni probabilità ha ridotto anche l’esigenza per il comune di indebitarsi, perlomeno rispetto a qualche anno fa. Una tendenza riscontrata anche altrove.

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