Rimborsi elettorali, gli incassi dei partiti tra 2013 e 2014

Il taglio dei rimborsi elettorali ha cambiato la composizione delle entrate dei partiti, riducendo la loro dipendenza dal finanziamento pubblico. Questo effetto è già visibile ad un confronto tra i bilanci del 2013 e quelli del 2014, cioè l’anno prima e quello dopo la riforma. 

Nella seconda Repubblica lo stato ha erogato ai partiti quasi due miliardi e mezzo di euro, per l’esattezza 2.480.702.266,11: una cifra che ha reso i loro bilanci dipendenti dai contributi pubblici. L’effetto principale delle riforme recenti è stato ridurre l’afflusso di denaro nelle casse dei partiti rispetto a pochi anni fa.

In base alla legge 13 del 2014, i rimborsi elettorali vengono progressivamente ridotti, fino alla completa abolizione nel 2017. Anche se è ancora presto per valutare gli effetti della riforma sui partiti, un confronto tra i bilanci 2013 (ultimo anno prima della legge) e 2014 (primo anno di entrata in vigore) può darci alcune indicazioni utili.

A questo scopo, abbiamo misurato quanto pesa, in percentuale, il rimborso elettorale sul totale dei proventi della gestione caratteristica, cioè di tutte le entrate direttamente connesse all’attività ordinaria del partito.

18

Il Partito democratico è, per entrambi gli anni, quello più dipendente dai rimborsi elettorali: costituivano i 2/3 delle entrate ordinarie nel 2013, e la metà nel 2014. Seguono Sel e Lega nord, che nel 2013 ricevevano oltre la metà dei proventi dai rimborsi elettorali, mentre nel 2014 hanno visto tale quota scendere, rispettivamente, al 39,82% e al 34,44%. In controtendenza, Fratelli d’Italia che è passata dal 20,57% al 39,99%.

Forza Italia, non essendosi presentata alle elezioni politiche, non ha ricevuto rimborsi nel 2013 (finanziamento che spetta legalmente al Pdl), mentre nel 2014 ha riscosso una cifra del tutto marginale (0,23%) per aver partecipato alle tornate elettorali successive alla sua fondazione.

0%, ossia nessun rimborso elettorale incassato, sia per il Nuovo centro destra di Angelino Alfano che per il Movimento 5 stelle.

Per approfondimenti: