Unioni civili, le proposte in tema di adozione

Il ddl Cirinnà è in discussione alla camera per il voto definitivo, dove è arrivato grazie allo stralcio dei passaggi sulle adozioni. La materia però è oggetto di diverse proposte di legge, anche di segno opposto. Vediamo quali sono le principali

La promessa è che il parlamento se ne occuperà presto. L’adozione per le coppie dello stesso sesso è stato il tema forse più discusso e polemizzato nell’iter al senato del ddl Cirinnà che, arrivato alla camera grazie allo stralcio degli articoli sulla materia, è in questi giorni in discussione e se ne prospetta il voto definitivo in pochi giorni, forse entro il 12 maggio.

In parlamento si contano almeno 6 progetti di legge strettamente attinenti al tema delle adozioni per i nuovi istituti giuridici che verrebbero introdotti con l’approvazione della legge sulle unioni civili e le convivenze di fatto.

Tre di queste sono a firma di esponenti del Pd, una proviene dal gruppo misto e un’altra da Ap. In particolare quattro di queste proposte di legge hanno lo scopo di introdurre la possibilità di adottare anche per le coppie non unite in matrimonio e per quelle dello stesso sesso. I primi firmatari di queste proposte sono il senatore Pd Luigi Manconi, la deputata Pd Michela Marzano, la deputata di Si-Sel Marisa Nicchi e la deputata Pia Locatelli, gruppo Misto. Si tratta di 4 atti tutti depositati negli ultimi mesi, a seguito della discussione sul ddl Cirinnà e lo stralcio della stepchild adoption.

Un altro testo depositato da Manconi (ma a febbraio 2015) propone invece allargare la possibilità di adottare alle sole coppie non sposate.

Si annuncia invece di orientamento opposto la proposta firmata da Paola Binetti, che tocca la questione adozioni partendo da un altro punto caldo della materia, la surrogazione di maternità.

Abbiamo visto che nel resto d’Europa le coppie dello stesso sesso possono adottare minori in 12 paesi su 28 (Irlanda, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Lussembrugo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia). Si parla in questo caso di “adozione diretta”

L’adozione del figlio del partner (stepchild adoption) è invece consentita in 14 paesi: gli stessi 12 citati per l’adozione diretta tranne l’Irlanda, più Finlandia, Germania e Slovenia.

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