Il 30% dei ddl del governo diventa legge. La percentuale di approvazione è ancora più alta per gli emendamenti proposti dall’esecutivo, oltre il 40%. I numeri invece sono molto più bassi per i membri del parlamento. Deputati e senatori a confronto con gli esponenti di governo.
Abbiamo già visto che l’approvazione di una legge dipende fortemente dall’iniziativa. Se circa il 30% delle proposte di legge da parte del governo completa l’iter, la percentuale per i parlamentari scende all’1%. Come per i disegni di legge, anche per gli emendamenti la percentuale di successo del governo è molto più alta rispetto al parlamento.
Sia alla Camera (48,18%) che al Senato (46,06%), quasi 1 emendamento su 2 presentati dal governo vengono approvati. Non si può sicuramente dire lo stesso per quelli dei parlamentari. Per i deputati la percentuale di successo crolla al 5,42%. Al Senato, dove l’ostruzionismo dell’opposizione passa anche per la presentazione massiccia di emendamenti, la percentuale di approvazione è dell’1,25%.
Degli oltre 240 mila emendamenti presentati da deputati e senatori, poco più di 6.700 sono stati approvati.
Per approfondimenti:
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- L’iniziativa delle leggi, una via a senso unico
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La valutazione è totalmente errata e l’errore è dovuto alla vergognosa mole di emendamenti ostruttivi che sono ordinariamente presentati:
il 48,18% di successo degli emendamenti del governo alla Camera su un totale di 550 emendamenti presentati equivale a 265 emendamenti approvati.
Il corrispettivo 5,42% degli emendamenti dei deputati su un totale di 87374 presentati equivale a 4736 emendamenti approvati.
La disparità è semmai dalla parte dei Parlamentari!