Ddl omicidio stradale, il voto dei ribelli e degli assenti

276 favorevoli, 20 contrari e 101 astenuti. Voto finale particolare alla Camera dei Deputati. Solamente Sel vota contro, il resto dell’opposizione si astiene. 14 i voti ribelli in Aula. Il Ddl Omicidio Stradale torna al Senato

Continua l’iter per fare diventare l’omicidio stradale un reato colposo. Il testo modificato a Montecitorio, ora torna a Palazzo Madama per l’approvazione finale. Il 69,5% dei deputati ha votato a favore, il 5% contro e il 25,4% si è astenuto. Ben 256 voti di scarto fra i Sì e i No.

Due gli elementi che hanno caratterizzato il voto: forte percentuale di assenteismo, e un’opposizione per niente compatta. I Deputati che non hanno partecipato al voto sono stati 159, più di contrari e astenuti messi assieme. Il 25% dell’Aula non era presente , senza considerare i parlamentari in missione.

Le opposizione hanno portato avanti scelte molto differenti. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto, la maggioranza di Forza Italia pure, nonostante 7 Deputati abbiano votato a favore del provvedimento. Stesso discorso per la Lega Nord, 5 voti favorevoli e 4 astensioni. I 3 deputati di Fratelli d’Italia che erano presenti hanno sostenuto il Governo, e solamente Sinistra Ecologia e Libertà ha votato contro.

Tanti i voti ribelli, per la precisione 14: 7 in Forza Italia, 2 nel Pd, 4 nella Lega e 1 in Scelta Civica. Ora il testo torna a Palazzo Madama, per la seconda approvazione.

il resoconto della votazione

GruppoFavorevoliContrariAstenutiAssentiIn Missione
Ap (Ncd-Udc)8001312
Fi7015374
Fdi30050
Misto1626235
Lega Nord50461
M5S0075141
Pd221114241
Pi-Cd30064
Sc131072
Sel016062

Per approfondimenti:

 

Un pensiero su “Ddl omicidio stradale, il voto dei ribelli e degli assenti

  1. Marco Ambrogiani

    Commento quale “Consulente Tecnico Forense” proprio in materia d’infortunistica stradale.

    Considerato che una quantità infinita di studi sulla “attenzione”, e quindi sulla “percezione della realtà”, dimostrano che tale percezione è alterata dall’assunzione di sostanze alcoliche MA è certo, scientificamente parlando, che queste agiscano diversamente, in base alla stessa percentuale di sostanze alcoliche assunte, da individuo ad individuo.

    Ebbene, ciò considerato, con pene così severe come quelle annunciate dal D.d.L., è indispensabile rivedere le percentuali di tasso alcolemico, oggi previste in modo estremamente GENERECO dall’art. 186 c.d.s., stabilendo, invece, criteri scientifici specifici in base alla corporatura, allo stato fisico ed al sesso del singolo individuo.

    Infatti, una ragazza (femmina) di 18 anni di 50 kg., priva d’esperienze alcoliche, può risultare con la percezione alterata qualora avesse la percentuale etilica pari allo 0,8 MA NON certo un uomo adulto alto 180 di 80 kg., avvezzo ad assumere alcolici a cui, oggi, questa ragazza è assimilata.

    Introdurre pene così severe con criteri scientificamente così GENERICI da adottare per la valutazione dello stato d’alterazione lo ritengo addirittura ASSURDO.

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