277 favorevoli, 173 contrari e 4 astenuti. Il Ddl La Buona Scuola diventa legge, ma il voto è stato tutt’altro che tranquillo. Tante le assenze, e tanti i voti ribelli, con una maggioranza che nonostante tutto ha superato il test dell’approvazione finale.
La tanto contestata e discussa riforma della scuola voluta dal Governo Renzi è diventata legge. Il testo presentato a fine marzo scorso, dopo due passaggi alla Camera, ottiene finalmente il via libera definitivo dal Parlamento.
L’ultima “battaglia” in Aula ha visto il 61% dei Deputati favorevoli, il 38,1% contrari e lo 0,9% astenuti. I voti di scarto sono stati 104, e ben 13 i voti ribelli dei parlamentari. Vittima principale proprio il Partito Democratico del Premier Renzi, in cui ben 5 Deputati non hanno seguito la linea del gruppo: Alfredo D’Attorre, Carlo Galli, Angelo Capodicasa, Giuseppe Zappulla e Vincenzo Folino. Da sottolineare anche le assenze non giustificate degli ex leader Bersani e Letta, e quelle giustificate (perché in missione) dell’ex capogruppo Roberto Speranza.
Voti ribelli anche nelle opposizioni. Tre Deputati di Forza Italia si sono schierati con il Governo di Matteo Renzi votando a favore del Ddl La Buona Scuola: Monica Faenzi, Giovanni Mottola e Luca D’Alessandro.
Per il resto Sinistra Ecologia e Libertà, il Movimento 5 Stelle, la Lega, Fratelli d’Italia, buona parte del Misto e la stragrande maggioranza di Forza Italia hanno tutti votato contro il provvedimento del Ministro Giannini.
il resoconto del voto finale alla Camera
Gruppo | Favorevoli | Contrari | Astenuti | Assenti | In Missione |
---|---|---|---|---|---|
Ncd-Udc | 19 | 1 | 2 | 5 | 7 |
Fi-Pdl | 4 | 37 | 0 | 21 | 7 |
Fdi-An | 0 | 4 | 0 | 3 | 1 |
Misto | 11 | 19 | 1 | 7 | 4 |
Lega | 0 | 11 | 0 | 4 | 2 |
M5S | 0 | 74 | 0 | 12 | 5 |
Pd | 225 | 5 | 0 | 39 | 36 |
Pi-Cd | 5 | 0 | 0 | 5 | 2 |
Sc | 13 | 0 | 1 | 7 | 4 |
Sel | 0 | 22 | 0 | 1 | 1 |
Per approfondimenti:
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SEMPRE PIù SPESSO DISEGNI DI LEGGE E DECRETI LEGGE VENGONO APPROVATI CON VOTI FAVOREVOLI INFERIORI ALLA META’ DEI COMPONENTI DI CAMERA E SENATO .- IN QUESTI CASI SE I COMPONENTI CHE VANNO AD ESPRIMERE VOTO CONTRAIO NON PARTECIPASSERO ALLE VOTAZIONI I PROVVEDIMENTI PASSANO LO STESSO OPPURE VIENE MENO LA VALIDITA’ DELLA SEDUTA PER MANCANZA DEL NUMERO LEGALE ? MENO DELLA META’ DEI COMPONENTI .- STA VENENDO FUORI UNA DEMOCRAZIA DELLE MINORANZE NON UN’AUTENTICA DEMOCRAZIA CHE ESPRIME IN OGNI MANIFESTAZIONE LA MAGGIORANZA DEI COMPONENTI .-
Un’altra triste verità è che molto probabilmente non può essere sottoposto a referendum , perché inserito come manovra finanziaria ! Approfondirò l argomento , ma su orizzonte scuola sito autorevole ne hanno dato notizia !
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