Il Governo Renzi e i ribelli nel Partito Democratico

Da quando si è insediato l’Esecutivo guidato da Matteo Renzi sono aumentati notevolmente i voti ribelli all’interno del Partito Democratico. I 10 Parlamentari Pd più dissidenti siedono tutti a Palazzo Madama.

Che con il suo arrivo a Palazzo Chigi Renzi abbia rotto molti equilibri interni al suo partito non è una novità. Le varie discussioni affrontate in questi mesi, dalla legge elettorale alla riforma costituzionale passando per l’articolo 18, hanno visto il formarsi di un vero e proprio gruppetto di dissidenti.

Quello che dicono i dati però è qualcosa in più. Che ci siano voti ribelli all’interno di un partito è più che normale, ma quello che stupisce è l’impennata avvenuta da quando si è insediato il Governo guidato da Matteo Renzi.

Impennata che vede protagonista soprattutto il Senato, dove siedono i 10 parlamentari più dissidenti all’interno del Partito Democratico. L’81% dei loro voti ribelli è infatti avvenuto dopo l’arrivo di Matteo Renzi, con alcuni Senatori, vedi Renato Guerino Turano, che durante il Governo Letta avevo votato in disaccordo con il partito solo 2 volte, e dopo ben 142.

Sul podio vanno Lucrezia Ricchiuti, con 214 voti ribelli dal Governo Renzi in poi, Walter Tocci, 183 e Maria Grazia Gatti. Per tutti i tre trattasi soprattuto di ribellioni post-Letta, dei loro 693 voti in disaccordo con il Partito Democratico infatti, ben 579 sono avvenuti con il Governo Renzi (83,55%).

Governo Letta vs. Governo Renzi: i 10 più ribelli

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