Prestito Vitalizio Ipotecario, ok della Camera

336 favorevoli, 67 contrari e 0 astenuti. Il Ddl per il Prestito Vitalizio Ipotecario ora passa all’esame del Senato. Sel e Fi votano con la maggioranza, solo M5S e FdI si oppongono all’atto. Il 23% dell’Aula assente.

Il disegno di legge presentato dall’On. Marco Causi (Pd) riceve il via libera dalla Camera dei Deputati. Primo step per inserire nel quadro normativo italiano il prestito vitalizio ipotecario. Il provvedimento, qualora approvato anche dal Senato, permetterà agli “over 60” di convertire in liquidità gli immobili che possiedono senza perderne la proprietà. In pratica chi possiede una casa potrà darla in garanzia alle banche per ottenerne un prestito.

L’83,4% della Camera è stato favorevole al provvedimento, con solo un 16,6% di contrari. Molte le assenze del giorno, considerando che 149 Deputati (il 23% dell’Aula) non hanno partecipato alla votazione elettronica. Le opposizioni divise: con Forza Italia e Sinistra Ecologia e Libertà che si schierano a favore del Ddl, lasciando Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale sole nel votare contro. 

La palla ora passa al Senato della Repubblica per l’approvazione in legge del Ddl.

il resoconto della votazione

Per approfondimenti:

3 pensieri su “Prestito Vitalizio Ipotecario, ok della Camera

  1. Pitocco

    E’ un decreto, così come si legge dall’articolo, inutile. Già adesso se uno ha necessità di un prestito può dare come garanzia un immobile…dove sta la novità?

  2. giutan1939

    Non è vero, come dice il signor Pitocco, che se hai una casa puoi ottenere un prestito semplicemente: io c’ho provato, ma siccome ho 75 anni , non mi fanno il mutuo ma un prestito al massimo per 5 anni ad un tasso del 5%: per avere 50.000,00€ , avrei dovuto pagare ogni mese oltre )900,00 €!
    Se questa gli sembra la stessa cosa!?
    invece con questo decreto mi darebbero una quota, in base al valore del mio appartamento, non dovrei pagare mensilmente e solo alla mia morte, la banca chiederà agli eredi, se vogliono riscattare il debito o lasciare alla banca la vendita dell’appartamento, salvo poi restituire all’erede un eventuale avanzo.
    Così ho capito e se così è – che arrivi presto il si del senato.

  3. PAOLO

    Wikipedia: La legge 248/05 riconosce come soggetti autorizzati ad erogare il finanziamento “aziende ed istituti di credito nonché intermediari finanziari, di cui all’articolo 106 del Testo Unico Bancario: sono cioè autorizzati ad erogare il finanziamento sia banche che finanziarie regolarmente iscritte a termini di legge nei rispettivi registri pubblici.

    L’importo del prestito è generalmente compreso tra un minimo del 15% ed un massimo del 50% del valore dell’immobile dipendentemente dall’età del mutuatario (più alta l’età, maggiore l’importo del finanziamento) e dal valore dell’immobile. Il valore dell’immobile è normalmente determinato con una perizia realizzata da un perito immobiliare su indicazione del soggetto finanziatore.

    Il prestito vitalizio deve essere rimborsato in un’unica soluzione dagli eredi e/o aventi causa, normalmente entro i 10-12 mesi successivi alla scomparsa del più longevo dei contraenti. Gli eredi hanno due possibilità: se vogliono conservare l’abitazione, possono rimborsare con la liquidità a loro disposizione, oppure l’abitazione potrà essere venduta e quanto dovuto a fronte del finanziamento rimborsato con il ricavato della vendita.

    Qualora non ci fossero eredi, o questi non procedessero al rimborso, il finanziamento viene estinto con la vendita dell’immobile, ma sempre allo scadere dei 12 mesi dalla data di scadenza del finanziamento.

    COSA C’E’ DI NUOVO?

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