Salva Roma 3, passaggio con il brivido alla Camera

279 favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto. I 305 assenti hanno battuto i 281 votanti. Rischio sessione non valida, numero legale raggiunto solamente grazie ai 43 Deputati in missione

Dopo la decadenza del Salva Roma 1 e Salva Roma 2, il Governo Renzi prova a portare a termine il salvataggio delle finanze romane. Il primo passaggio alla Camera è andato a buon fine, anche grazie al voto di fiducia imposto dall’Esecutivo.

A far discutere però sono stati i numeri del voto finale a Montecitorio. Il trend consolidato del “non votare pur di non votare contro” ha raggiunto ormai un estremo, con gli assenti alla votazione che hanno superato di gran lunga i votanti.

Una maggioranza compatta, con l’aggiunta di Sel, ha totalizzato 279 voti favorevoli, a cui hanno risposto un solo voto contrario e un solo astenuto. Il totale dei votanti è stato quindi di 281 Deputati, ben sotto i 305 assenti e ben sotto la teoretica soglia del numero legale (maggioranza dei componenti).

A salvare il Governo quindi sono stati i 43 Deputati in missione, i quali, come da Art. 46 comma 2 del Regolamento della Camera, vengono conteggiati come presenti per fissare il numero legale.

Visto che due dei tre decreti presentati per “salvare Roma” sono già decaduti, nei 19 giorni che mancano alla decadenza, viene da domandarsi come e quando il provvedimento verrà ufficialmente convertito in legge dal Senato.

 

Resoconto della votazione

Per approfondimenti: